La “cura autovelox” funziona | Eccessi di velocità in picchiata

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03 Gennaio 2017, 06:46

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PALERMO – Premono di più il pedale del freno, prendono meno multe, fanno sempre meno incidenti. Sembra che qualcosa stia cambiando a Palermo, almeno dal punto di vista della circolazione veicolare: gli automobilisti del capoluogo siciliano, infatti, sono maggiormente prudenti e i dati in calo delle multe degli autovelox sono lì a dimostrarlo. Un “vizietto”, quello dell’alta velocità, che spesso provoca indicenti e qualche volta anche mortali ma che sembra stia scemando per merito anche (se non principalmente) degli occhi elettronici, che specie in viale Regione siciliana immortalano chi preme troppo l’acceleratore.

I dati del 2016 sono ancora parziali, ma la differenza con il 2015 è lampante. Nel 2016 la Polizia municipale ha elevato 48.300 multe per eccesso di velocità, contro le 65.751 dell’anno precedente. Gli sforamenti sotto i 10 chilometri orari calano da 16.502 a 10.206; tra i 10 e i 40 chilometri passano da 47.941 a 37.075; tra i 40 e i 60 da 1.215 a 950 e oltre i 60 chilometri orari da 93 a 69.

E dire che le sanzioni non sono certo lievi. Il superamento fino a 10 chilometri costa una multa tra i 41 e i 169 euro; tra 10 e 40 chilometri da 169 a 679 euro e tre punti dalla patente; tra i 40 e i 60 un verbale tra 531 e 2.125 euro e sei punti dalla patente con (ma è facoltativa) sospensione della patente da uno a tre mesi (tra 8 e 18 in caso di recidiva nel biennio); lo sforamento oltre i 60 chilometri orari comporta una multa da 828 a 3.313 euro, 10 punti della patente, sospensione accessoria da sei mesi a un anno e, in caso di recidiva nel biennio, revoca.

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Va peggio se le infrazioni sono commesse di notte, cioè dalle 10 di sera alle 7 del mattino: le sanzioni vengono infatti aumentate di un terzo e alla terza violazione nell’anno scatta la decurtazione di 5 punti dalla patente e la sua revisione. Particolare attenzione devono prestare i neo-patentati (cioè da meno di 3 anni alla guida), che non possono superare i 90 chilometri orari nelle strade extraurbane principali e i 100 in autostrada. La sanzione minima per i neopatentati che non rispettano i limiti di velocità equivale a una multa di 161 euro e a una decurtazione dei punti sulla patente doppia. Sanzione raddoppiata anche per chi guida mezzi pesanti.

Il controllo dei caschi bianchi in città è comunque capillare, grazie ai sei autovelox fissi della circonvallazione, più quelli mobili che vengono usati specialmente di notte: 769 i controlli nel 2016 e 744 nel 2015. Con telelaser e fotografica i controlli salgono a 17.627 l’anno scorso e a 17.919 quest’anno, disseminati in varie strade della città fra cui via Pitrè, viale dell’Olimpo, via Libertà, viale Diana, via Croce Rossa, via Nicoletti, viale dell’Olimpo, corso Calatafimi, via Lanza di Scalea, viale Margherita di Savoia, viale Ercole, viale Michelangelo. E ancora via Ernesto Basile, viale del Fante. viale Michelangelo e vari punti della circonvallazione.

Nonostante tutto, però, non mancano all’appello i centauri dall’acceleratore facile. Il record per il 2016 va a un motociclo che in viale dell’Olimpo sfrecciava a 160 chilometri orari, mentre al secondo posto si piazza un altro motociclo che ha toccato i 156 chilometri orari in viale Regione, direzione Catania, all’altezza di via Basile. I dati però dimostrano, in linea generale, che gli autovelox sono un buon deterrente per l’alta velocità, visto il calo di incidenti specie in circonvallazione.

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03 Gennaio 2017, 06:46

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