CATANIA – I signori della droga con il mito di Scarface. Ancora una volta è il film che vede protagonista l’attore Al Pacino ad entrare a passo felpato nelle inchieste giudiziarie della Dda di Catania.
Dimora in stile Gomorra
La dimora di Filippo Scordino, figura chiave dell’operazione antidroga scattata nella notte, è un miscuglio di tracotanza ispirata alla serie Gomorra e di ostentazione della violenza in salsa architettura di interni. E così tra i quadri appesi alle pareti si nota – nel video diffuso dalla Squadra Mobile – la fotografia di Al Pacino durante una scena del cult movie. E sopra un kalashnikov – forse in legno – dipinto di bianco.
La casa di quello che è considerato il ‘capo’ del gruppo di spaccio sgominato oggi sarebbe una sorta di timbro per (ri)affermare la caratura criminale ai visitatori. E prima di tutto ai sodali. Ma d’altronde, Filippo Scordino in passato è finito nei guai per la sua vicinanza ad Andrea Nizza, narcotrafficante con un’abitazione arredata – anche lui – in chiave Gomorra, con statue dorate, troni e orpelli.
Le telecamere della Mobile
Uno dei pilastri dell’inchiesta che ha incastrato Scordino e company è la mole di intercettazioni audio e video raccolte dalla Squadra Mobile nel corso delle indagini. Sono state immortalate le consegne di molti carichi di droga – come mostrano le immagini sotto, ndr – provenienti dalla Puglia. E precisamente da un’organizzazione di narcos che ha tra i componenti trafficanti albanesi.