La durata del processo è eccessiva: proprietari degli immobili risarciti

La durata del processo è eccessiva: proprietari degli immobili risarciti

I proprietari degli appartamenti dell'edificio non vedranno abbattuto nessun piano del fabbricato
LA SENTENZA
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AGRIGENTO – Nel 2004, i proprietari di diverse unità immobiliari di un fabbricato in c.da Carbonaro ad Agrigento, realizzato nel 1983 in assenza della concessione edilizia e ricadente in area sottoposta a vincolo avevano impugnato, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, il nulla osta rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento dopo ben 18 anni dalla presentazione dell’istanza, nella parte in cui lo stesso veniva condizionato all’abbattimento degli ultimi due piani del fabbricato, ritenuti elementi di “disturbo con l’ambiente tutelato”. Il giudizio si è concluso nel 2020, dopo ben 14 anni, con l’accoglimento, da parte del Cga delle censure fatte valere in giudizio dai ricorrenti.

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, condividendo le difese formulate da Rubino, aveva ritenuto applicabile, al caso di specie, l’istituto del “cosiddetto silenzio assenso”, annullando, per l’effetto, l’impugnato Nulla Osta condizionato all’abbattimento dei due piani dell’edificio in quanto rilasciato dalla Soprintendenza di Agrigento oltre il termine perentorio di novanta giorni. E a causa dell’irragionevole durata del processo che li aveva visti coinvolti, i proprietari degli appartamenti dell’edificio decidevano di agire nuovamente in giudizio, per ottenere l’indennizzo per l’eccessiva ed irragionevole durata del processo definito, nel caso di specie, dopo 14 lunghi anni, con la pronuncia in appello del Consiglio di Giustizia Amministrativa.

La Corte di Appello di Palermo, condividendo le censure sollevate dai legali ha accolto la domanda. Per effetto delle pronunce dei giudici i proprietari degli appartamenti dell’edificio non vedranno abbattuto nessun piano del fabbricato ed otterranno ristoro per l’irragionevole attesa che hanno dovuto subire per giungere alla definizione del giudizio.

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