CATANIA – Questa mattina le parole della 14enne accoltellata dal padre hanno tranciato il cuore. In una intervista a Repubblica la figlia di Roberto Russo ha ricordato con dolore i tragici avvenimenti che hanno portato alla morte della sorella 12enne. “Non ce la faccio a dormire la notte, – si legge nell’articolo – mi sveglio di soprassalto e sento quelle urla”, “mi manca il mio angelo”. E’ un salto al passato, all’orrore. “Ad un certo punto mi sono svegliata sentendola urlare – si legge ancora su Repubblica – e non ho avuto il tempo neanche di capire cosa stesse accadendo, che mio padre mi ha colpito con una coltellata. Io ho tentato di scappare per chiamare in aiuto i miei zii”. “Ho il rimorso – ha detto ancora la 14enne – di aver lasciato mia sorella sola nel letto per scappare e lei ora non c’è più”.
L’intervista diffusa anche attraverso l’agenzia Ansa ha fatto il giro di diverse testate giornalistiche. Poche ore dopo arriva una nota del legale della famiglia, l’avvocato lancia un appello affinchè i mass media abbassino i toni su quanto accaduto. Riguardo all’intervisa pubblicata da Repubblica l’avvocato Giuseppe Lo Faro, per conto della mamma della 14enne, Giovanna Zizzo, afferma: “Auspichiamo che si possa evitare ogni forma di amplificazione o speculazione mediatica al fine di non arrecare grave pregiudizio al complesso percorso che la piccola sta affrontando e di tutelare la riservatezza e la serenità di un nucleo famigliare duramente provato da tragica vicenda nonché nel rispetto, massimo e doveroso, dell’attività investigativa e processuale in corso”. “La signora Giovanna Zizzo – spiega ancora il legale – rappresenta che nessuna intervista è stata rilasciata dalla figlia Marika e che, pertanto, il contenuto d’essa è destituito di qualsivoglia fondamento, sicché il fatto sarà sottoposto al vaglio dell’Autorità giudiziaria al fine di accertarne la giuridica rilevanza”.