AGRIGENTO – Si chiude la regular season in serie A2, e per la Fortitudo Agrigento c’è una partita dal sapore particolare. Si gioca sul parquet della Givova Scafati, formazione che nei due anni precedenti ha conteso posizioni di classifica importanti proprio alla compagine siciliana, salvo poi piombare nell’oblio della zona per non retrocedere in questa annata disgraziata per i campani. Difficilmente coach Franco Ciani e i suoi giocatori si lasceranno impietosire, anche perchè c’è da conquistare in maniera definitiva un quarto posto che, oltre ad essere il miglior piazzamento di sempre in regular season per la Moncada, consentirebbe il fattore campo a favore almeno per il primo turno dei playoff per la promozione nella massima serie. Gara che assume particolare importanza, dunque, per i biancazzurri che andranno in Campania con l’obiettivo di vincere per caricarsi al meglio in vista di una sempre più ingarbugliata post-season, che vedrà sedici squadre in lotta per un unico posto tra i ‘grandi’.
A prendere per primo la parola è stato Innocenzo Ferraro, la cui presenza è sempre di particolare importanza. Il “lungo di scorta” della Fortitudo sa quanto possa essere importante chiudere la regular season con una vittoria: “Noi abbiamo la testa alla partita, è importante per raggiungere il quarto posto e il record della società. Quando ci sono degli obiettivi da raggiungere, c’è sempre tanto orgoglio, quindi pensiamo solo alla gara di campionato, e poi ci concentreremo sui playoff. Alla fine ci giochiamo qualcosa a differenza loro, anche se loro vorranno dare il massimo per vincere. Non riesco a capire perchè Scafati si trovi in questa situazione, secondo me è uno dei roster più forti dell’intero campionato allo stato attuale, con giocatori di livello superiore. Forse c’è stato un problema di concentrazione, è inspiegabile il campionato che hanno fatto. Affronteremo dunque una squadra forte, motivo per cui dovremo dare il massimo”.
La parola passa poi a Franco Ciani, il quale analizza la partita con la consueta lucidità prima di parlare degli obiettivi ancora da raggiungere da Agrigento: “Si affrontano due squadre che attraversano un momento eccellente, sul piano delle condizioni ma anche su quello dell’attenzione. Ci giochiamo entrambe una posizione più importante rispetto a quello attuale in vista della post-season, quindi la posta in palio sarà alta e non prevedo un clima da gara di fine stagione con squadre concentrate su altri impegni. Rispetto alla gara di andata hanno innalzato il tasso di talento, Scafati è una squadra più completa e con maggiore qualità, quindi sarà un avversario difficile e noi abbiamo l’obbligo di pensare alla vittoria per una serie di obiettivi. Con una vittoria andremo a migliorare il record di vittorie della società, quindi credo che ci siano tante motivazioni per restare concentrati. Loro giocano maggiormente sul perimetro, ma è anche un gioco che costringe le difese ad allargarsi e a lasciare spazi importanti dentro l’area”.
Ciani ammette che aver già ottenuto l’accesso ai playoff, per giunta con una buona posizione in classifica, aiuta la Fortitudo sul piano psicologico. Ecco perchè la vittoria sul parquet della Givova può arrivare proprio grazie agli ultimi risultati: “Giocarsi l’accesso ai playoff, o comunque avere la necessità di vincere in un ambiente molto caldo come Scafati, poteva non essere una situazione agevole. Ora noi siamo molto più rilassati e non credo che una situazione simile non possa fare bene alle nostre prestazioni e alla nostra condizione mentale. Arrivare con un rinforzo positivo e con la possibilità di poter solo migliorare, è il modo migliore per avvicinarsi a qualsiasi impegno successivo. Da sabato notte però si azzera tutto, rinforzi positivi che ti porti dietro ma che fanno parte della storia, da domenica prossima comincia una nuova stagione. L’orizzonte del nostro futuro è il 30 aprile, io credo che tra me e la società non ci sia bisogno di parlare a lungo del futuro, oppure farlo in largo anticipo. A fine campionato prenderemo qualche ora di respiro, poi basterà un colloquio con il ds Mayer e con il presidente per capire quali sono i rispettivi pensieri, ma la stima e l’affetto che ci lega è tale affinchè basterà poco per capirci”.