La giunta Alosi querela Caudo | “Dichiarazioni gravi e diffamanti” - Live Sicilia

La giunta Alosi querela Caudo | “Dichiarazioni gravi e diffamanti”

Al centro della querela la nota inviata dal coordinatore provinciale del Megafono sull’inchiesta aperta dalle Fiamme Gialle sui lavori di piazza Botteghelle. Caudo: “Non mi lascio intimidire”.

Fiumefreddo di Sicilia
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FIUMEFREDDO DI SICILIA. Tutti i componenti della giunta municipale di Fiumefreddo di Sicilia, guidata dal primo cittadino Marco Alosi, hanno depositato questa mattina ai carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia, tramite il legale Michele Pansera, una querela per diffamazione nei confronti di Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale del Megafono. Al sindaco ed agli assessori non è andata giù la frase contenuta nel comunicato stampa diffuso da Caudo alla notizia dell’inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto sull’appalto di gara dei lavori di ristrutturazione di piazza Botteghelle. “Una città governata con superficialità se non addirittura come sembra emergere in totale illegalità”. Questa la frase incriminata.

E’ stato l’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Fiume, ieri sera durante la seduta del civico consesso, ad ufficializzare la decisione di querelare Giuseppe Caudo. “Abbiamo ritenuto le sue dichiarazioni particolarmente gravi oltreché diffamanti – dichiara Fiume – per cui si è reso inevitabile il ricorso all’autorità giudiziaria”. Anche il sindaco Marco Alosi spiega i motivi della querela. “Dobbiamo preservare quella che è l’immagine non tanto nostra, che non ha bisogno di difesa perché tutte le persone conoscono la nostra integrità morale – dice il primo cittadino – ma soprattutto del nostro comune, che non può essere etichettato come amministrato nell’illegalità, quando invece è governato nella massima onestà. Possiamo essere giudicati sulle scelte amministrative o sul modo di operare – conclude Alosi – ma sull’onestà non permettiamo a nessuno strumentalizzazioni o speculazioni”.

Giuseppe Caudo si dice pronto a difendersi nelle sedi opportune. “Non ho notizia della querela ma la passerò ai miei legali – dichiara il coordinatore provinciale del Megafono – Spero ancora che la libertà d’opinione sia garantita anche nella comunità fiumefreddese. Nell’esercizio del mio ruolo politico e nella mia libertà d’opinione penso di poter esprimere un giudizio di questo tipo. Non ho mai sostenuto che l’amministrazione è nella totale illegalità e che chi amministra lo fa nell’illegalità, ma ho sostenuto che sembra emergere un quadro di una città governata nell’illegalità. E nel governo vale sia la posizione degli amministratori ma soprattutto, come sembra emergere, la posizione dei dipendenti di un’amministrazione. Se a Fiumefreddo si è arrivati alle querele credo che siamo al dolce, ben oltre la frutta, della normale dialettica politica. E’ chiaro che chiederò ai miei legali di difendere la mia onorabilità e la mia libertà di pensiero. Spero che la giunta che ha deliberato questa querela si renda conto di quanto un atto del genere possa far innalzare il livello della normale dialettica politica tra parti che la pensano diversamente. E chi mi conosce – conclude Caudo – sa che non mi lascio intimidire da queste cose”.

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