23 Novembre 2014, 07:44

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Jep Gambardella, vestito della maschera triste di un mostruoso Servillo ne La grande bellezza, commenta: “Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c’è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. … In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco”. Ma perché si “trucca” la realtà? Quanto spesso la seppelliamo sotto cumuli di bugie, anche per motivi futili?

Le menzogne più classiche, quotidiane e reiterate nel tempo riguardano la vita privata. Si mente per proteggere uno status quo. Si ha un bel dire che occorre chiarezza, ma, a quanto pare, tutto questo coraggio nel “fare ordine nella vita” è molto più facile applicarlo all’esistenza del vicino che alla propria. Capita, piuttosto, che le sequele di mistificazioni create per proteggere segreti, talvolta vengano scoperte in modo inaspettato. La classica balla “esco con le amiche (o con gli amici), farò tardi”, potrebbe avere le ore contate. E’ quanto accadde tempo fa a Gela, nel corso di una vicenda datata, ma sempre esemplare, a una bella signora che amava uscire per incontri galanti portandosi dietro il cagnolino, un affettuoso Yorkshire, che lasciava legato ad una fioriera, fuori dall’esercizio commerciale del proprio partner. Fino a che una sera l’ignaro (e affamato) marito, rimasto (pure!) senza cena, decideva di uscire per andare a comprare un po’ di rustici, portando con sé i figli. Per puro caso, si recava presso una rosticceria sita a pochi passi dall’improvvisata alcova e dalla fatale fioriera alla quale era rimasto legato il fedele cagnolino che, all’arrivo della famigliola, cominciava ad abbaiare per far festa. Ma la festa la faceva subito dopo il marito ai due amanti scoperti in flagrante. L’ineffabile signora si giustificava dicendo che con le amiche aveva bevuto troppo. In vino veritas!

Una notizia, tra la cronaca e il feuilleton, dello scorso settembre, ha svelato che un marito di Porto Empedocle teneva nascosta alla moglie la propria relazione mentendo sui suoi spostamenti. Fin qui, nulla di eccezionale. Fino al giorno in cui la moglie, preoccupata perché lui non rispondeva al cellulare, rientrava a casa e lo trovava in camera da letto in dolce compagnia, scoprendo (lui è un cinquantenne) che la rivale ha 84 anni. Sembra siano volati anche i mobili oltre che le suppellettili. In questo caso, l’anziana amante ha garbatamente “tolto il disturbo”, andandosene di sua spontanea volontà. Signora, questa sì che è classe. Classe 1930!

Nella scorsa primavera, un pesce d’aprile ben congegnato a Palermo, nel quartiere dell’Addaura, ha avuto come protagonisti una donna e il partner, suo cognato. La coppia, entrata in casa e varcata la soglia della camera da letto, si sarebbe trovata davanti a una situazione incredibile: il marito della donna, fratello dell’amante, a letto con la sorella di lei. Scoppia l’inferno; ma sembra che il diabolico intrigo sia stato solo una finzione macchinata ad arte ai danni di TGcom 24 e di tutta la stampa che ha immediatamente ripreso la notizia: viene da chiedersi come si faccia ad architettare tali finezze, e, soprattutto, a quale scopo. Una malintesa voglia di protagonismo?

La frottola più squallida e frequente però non è tanto il dichiararsi fedeli, quanto il fingersi liberi. Il mio fidanzato è sposato! Dal Piemonte alla Sicilia l’urlo di dolore percorre la rete, e risuona in tutti i siti dedicati a questioni di cuore. “Il bastardo per mesi ha avuto una doppia vita! Casualmente prendo la sua carta d’identità e leggo “coniugato”!” racconta la malcapitata su un forum al femminile. “Per me era morto, l’ho trattato da schifo, gli ho chiesto di non cercarmi più! Ma lui niente”. E qui, via alla sequela di ulteriori bugie: “Lui ama me solo me, è andato via di casa! mi ha detto che divorzia subito solo se rinasce il rapporto con me ma se io non ci sarò divorzierà senza fretta… con tutta calma! Che devo fare?” Una lapidaria corrispondente scrive: SCAPPAAAAAA!!!!!!!!!! Una possibilista “Chiedigli MA COME MAI MI HAI MENTITO? Perché ti HA mentito. Ti ha illuso sperando che ci cascassi e una volta cascata che ci continuassi a cascare, ma tu non ci cascavi se sapevi che era sposato”. Di cascata in cascata, un po’ più concretamente: “Guarda che fa ancora il furbo! Digli che prima divorzia e PPOOOIII torna!” E una ancora più smagata: “Ma chi te l’ha detto che se ne è andato davvero di casa???? LUI???? magari si è inventato una balla pure qui”. La razionale. “Dimenticalo. Non ti ha mentito sull’età o sui gusti musicali, ti ha tenuto nascosto il fatto che era, anzi E’ SPOSATO. Cambia numero di cellulare, se insiste minaccia di denunciarlo, se continua lo fai per davvero. Meglio perderlo che trovarlo, c’è il rischio che prima o poi tu possa trovarti al posto di quella povera moglie. Poveretta, non sa che razza di mostro ha sposato”. Tutto sacrosanto. Quello che è incerto, è se la nostra eroina riuscirà a mollare l’imbroglione. D’altronde, che si può fare se ci sono uomini che credono tanto nella famiglia che ne vogliono più di una?

“Ieri sera ho fatto una scoperta che mi ha sconvolto la vita” racconta un altro. “mentre lei era impegnata le è arrivato un ms e non so nemmeno io perché, ho sbirciato fra i messaggi ricevuti”. Ecco, questa è un’altra solenne bugia: si sa benissimo perché si smanetta con il telefono di un altro. “Scopro che si scrive con il suo ex. Le cose che più mi hanno fatto MALE con la M maiuscola sono che il numero di lui, che doveva essere stato cancellato, è registrato sotto nome finto (femminile per non destar sospetti) e che in uno dei messaggi lei gli ha detto “Sono felice di rivederti” perché domani dovrebbero incontrarsi. Ho fatto finta di niente. Dovrei dirle che ho letto i messaggi? Dovrei aspettare domani per vedere che farà? Quando si dice “non credo ai miei occhi”! Persino quando, per dirla con David Riondino, la coppia sembra un insieme di tre persone di cui una è temporaneamente assente.

Si mente anche per nascondere al partner di essere membri del social network. “Sto con il mio lui da quattro anni! dice che mi ama!” racconta una ventenne su un forum rosa, e via a una sequenza inarrestabile: “Ho preso il suo portatile per leggermi le email, noi non siamo su facebook, però gli ho chiesto di farmici entrare col contatto di mia madre, lui mi ha risposto con tono pesante di no perchè aveva paura dei virus, avevo la certezza che lui avesse qualcosa da nascondere! la scusa dei virus non mi era chiara, ho deciso di accedere su facebook, ma prima che si aprisse la pagina internet lui se ne è accorto mi ha tolto il portatile con violenza lo ha sbattuto sul tavolo, continuava a insultarmi: mi entrano i virus!! ti avevo detto di non aprire facebook! Discutiamo, insiste che non ha niente da nascondere, dato che non si sarebbe mai iscritto COME GLI ALTRI STUPIDI su facebook. Così decido di indagare! E scopro che ha un profilo falso su facebook. Aiutooo! non mi sentivo più il corpo tremavo ero congelata sono diventata verde!” Poiché è davvero difficile credere che la ragazza, pur dotata di uno stile personalissimo, conosca il frammento 31 di Saffo, si può ben dire che la gelosia suscita le stesse sensazioni in tutti i tempi e a tutte le latitudini. “L’ho lasciato, poi l’ho perdonato, ma non riesco ad avere fiducia in lui!” E fai bene, le rispondono in coro.

In effetti, vi sono bugie lievemente più impegnative, del tipo “la mia ragazza ha un paio di frugoletti… peccato che si è dimenticata di dirmelo!” Ancora una volta, è Facebook che svela gli altarini. “Ho scoperto su facebook che la mia ragazza ha due figli. Sono rimasto scosso, l’ho lasciata subito. MA PERCHE’ ME LO HA NASCOSTO? Lei ora mi dice perché aveva paura che io non l’accettassi. Un buonista gli risponde “Se la ami perdonala”. Un pragmatico, invece: “Hai ragione ad esserci rimasto una m….!” Un terzo (per una volta, interloquiscono tutti uomini) “Lei aveva ancora dei dubbi sui tuoi sentimenti per lei e il fatto che tu l’abbia mollata in tronco mi fa pensare che aveva ragione”. E un altro ancora, testuale: “Non doveva falla pero se la ami dagli un altra Scians”.

Da questi massimi sistemi a problemi che sembrano adolescenziali (ma riguardano coppie trentenni). “Lui mi ha nascosto che è andato a ballare con la ragazza della quale aveva perso la testa prima di me”. Il dubbio sorge spontaneo, indottrinati come siamo da CSI: l’aveva decapitata prima? “Dice che non mi ha fatto niente. Questo mi fa andare in bestia! come può pensare che uscire a ballare, per giunta con una gran T***A, sia non fare niente?” Una ragazza risponde, sic: “Io gli avrei menato NON SI DICONO C….TEEEEE. Lascialo se nn aveva nnt da nasconderti te lo avrbb dett se sa ke a te nn ti piace quella là nn ci sarebbe andato x tuo RISPETTO”. La ragazza è decisa: incredibile come sia facile lasciare immediatamente i ragazzi delle altre! Segue un commento dal fronte opposto, identico nel contenuto: “Da uomo dico che hai fatto male a tenertelo. Dovevi lasciarlo immediatamente. In un rapporto ci vuole sincerità”. Ma che bravo!

La situazione si ripropone tale e quale al maschile. “Lei è uscita con altri ragazzi!!! Dice che non è successo assolutamente niente, ma allora perkè nascondermelo?? Lei in passato ha tradito e ha avuto molte storie. Le ho chiesto i dati di fb su 2 piedi (non le ho dato il tempo di cancellare) e non ho trovato niente ma non riesco ad accettare neanche il MINIMO DUBBIO del tradimento. La reputo una IPOCRITA provo una rabbia immane, sapendo di avere la coscienza pulita e di aver sempre rispettato quelle regole che lei continua a ricordarmi quando lei per prima le ha infrante”. Sul blog, scattano reazioni, tutte femminili, a questa esplosione di oltraggiata virtù. “Oserò dirti ciò che penso, alla vs età le relazioni durano poco. Lei si gode la sua giovinezza con una libertà che tu non potrai mai controllare, amici notturni, bere fino ad ubriacarsi. Un bel giorno ti alzerai di buon mattino e dirai a te stesso BASTA!!! Non odiarmi, sono una signora matura che conosce la vita”. Una “signora matura” in un blog per giovanissimi? Nell’anonimato che protegge da tutto, ancora una risposta drastica e giudicante. “Che ci fate ancora insieme? Lei non è seria, ha tradito, dice bugie, io l’avrei già lasciata”. Quando si dice la solidarietà fra donne! Ancora una ragazza, più mite nei confronti del suo sesso: “Non te l’ha detto subito solo perché non lo riteneva importante… devi solo darle fiducia, perché è sulla fiducia che si basa una relazione e l’amore”. Evviva la fiducia, finalmente.

Per concludere, una incursione nel variegato universo degli sposati, stavolta su un sito specializzato in psicoterapia di coppia. “Ho scoperto che mio marito è iscritto a un sito matrimoniale dove si è dichiarato single. Nemmeno divorziato, SINGLE! Soffro molto. Qualcuna ci è già passata?” Ma sì che ci sono passate! Difatti “Benvenuta nel club. Mio marito chatta su tutti i social ogni minuto che ha libero!”. E un’altra: “Ho perso il marito per colpa di internet. Quando ho detto o me o le chat, ha preferito le sue “amiche” verissime, altro che virtuali”. Mentre rinviamo un tema di scottante attualità come quello dell’ossessione per le chat a un ulteriore approfondimento, non manchiamo di segnalare una voce maschile che si distacca dal coro di donne sgomente: “Bella scoperta! E allora? Lo fanno tutti. L’importante è che si fermi al virtuale. Abbi fede!”.

La signora in questione si sarà attenuta a tanto ottimismo? Dopotutto, (forse) nessun uomo merita una fiducia illimitata. Nei casi migliori, il tradimento è solo posposto nell’attesa di una tentazione sufficiente (Henry Louis Mencken).

 

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23 Novembre 2014, 07:44

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