PALERMO – Se a 17 anni ti trovi a giocare un torneo di Viareggio da protagonista, tanto da guadagnarti a fine competizione il titolo di miglior portiere, vuol dire che le qualità per sfondare un giorno nel grande calcio le hai. Per Fabrizio Alastra da Erice quel giorno è arrivato inaspettato al 38’ del primo tempo della sfida fra il suo Palermo, che un paio di stagioni fa lo prelevò dal Trapani, e il Torino per sostituire nientemeno che il capitano della formazione rosanero Stefano Sorrentino. L’ex portiere della Primavera, adesso 18enne, ha dunque dovuto realizzare in pochissimo tempo che ciò che gli stava accadendo non era un parto della sua giovane fantasia bensì concreta realtà. Difronte al classe ’97 c’erano improvvisamente da respingere le conclusioni di calciatori di serie A affermati come Ciro Immobile, che alla fine dopo due tentativi disinnescati da quel coraggioso esordiente si è dovuto impegnare per realizzare la sua personale doppietta.
Nonostante la pesante sconfitta contro i granata, dunque, i riflettori sono rimasti puntanti sul baby fenomeno tra i pali che adesso con lo stop forzato di un mese di Sorrentino per la lesione al bicipite femorale si trova, altrettanto improvvisamente, investito di una grandissima responsabilità. Sarà infatti Alastra il portiere del Palermo nella difficile sfida in trasferta di domenica prossima contro la Roma di Spalletti all’Olimpico e, con tutta probabilità, anche nelle sfide con Bologna e Napoli al ‘Barbera’ e Inter a San Siro. Un giro di giostra che potrebbe dare alla testa a chiunque ma non al giovane trapanese che in questi anni nel capoluogo siciliano ha imparato a mantenere i piedi ben piantati a terra grazie ad un maestro come Vincenzo Sicignano.
Proprio l’ex numero uno rosanero e beniamino della curva Nord in questi giorni sta raccogliendo i frutti del suo duro lavoro su due dei migliori prodotti del vivaio palermitano, Alastra appunto catapultato da terza scelta a titolare e Andrea Fulignati che, quasi contemporaneamente al suo collega, esordiva in serie B con la maglia del Trapani. Una grande soddisfazione per il preparatore dei portieri che in questa stagione avara a livello di risultati sul campo, e una salvezza tutta da conquistare, può stropicciarsi gli occhi mettendo i mostra i suoi gioielli buoni nel calcio che conta. A testimonianza dell’originalità del percorso con cui poi Alastra ha raggiunto il grande palcoscenico della massima serie c’è poi lo stadio che terrà a battesimo il suo esordio dal 1’, l’Olimpico di Roma.
Riavvolgendo il nastro del tempo anche un altro predestinato come Salvatore Sirigu mosse i suoi primi passi in serie A nell’impianto capitolino, in quell’occasione nella sfida contro la Lazio terminata 1-1 il 27 settembre del 2009 grazie anche ai prodigiosi interventi del numero 46 sardo che fece ammattire a turno Zarate, Foggia e Rocchi. L’auspicio di Beppe Iachini, appena rientrato a casa madre dopo un’assenza di quasi tre mesi, è ovviamente quella di veder esplodere il suo baby portiere così come accadde all’attuale vice Buffon nella nazionale azzurra anche perché il ciclo che aspetta i rosanero sarà, come detto pocanzi, di quelli terribili. A sentire Sorrentino, che crede molto sulle qualità del suo vice, il Palermo per il prossimo mese è in buonissime mani.