La Lega e i nuovi acquisti: così cambia la geografia dell'Ars - Live Sicilia

La Lega e i nuovi acquisti: così cambia la geografia dell’Ars

Il gruppo tocca quota sette deputati: il terzo per estensione.

“E di nuovo cambio casa, di nuovo cambiano le cose”, avrebbe cantato il buon Ivano Fossati davanti alla diaspora dei quattro deputati regionali folgorati sulla via di Pontida. I nuovi potenziali acquisti della Lega di Salvini farebbero schizzare il pallottoliere del gruppo a quota sette deputatati e consentirebbero al Carroccio di avanzare nella classifica di Sala d’Ercole al terzo posto pari merito con il Pd.

Cambi di casacca e nuove geometrie

 Il manipolo di deputati in arrivo, del resto, non è nuovo a cambi di casacca e ha già trasformato in varie occasioni la geografia dell’aula. Luca Sammartino, eletto tra le fila del Pd, ha poi indossato la maglia di Italia Viva e adesso si prepara all’approdo al lido leghista. Lo stesso percorso ha imboccato il collega Giovanni Cafeo (il gruppo renziano resterebbe in piedi sebbene ridimensionato) Dal centrosinistra al centrodestra senza colpo ferire. Del resto, si sa, la Leopolda era una stazione ferroviaria. Qualcuno è sceso alla fermata “Papeete Beach”. 

L’agrigentino Carmelo Pullara in arrivo dal Misto era stato eletto in quota Popolari e Autonomisti. Infine un triplo salto carpiato per la deputata palermitana Marianna Caronia che nel corso della legislatura è passata da Forza Italia alla Lega per poi fare ritorno tra gli azzurri e adesso tornando tra le braccia dei salviniani. 

Uno scorcio di vita parlamentare che lascia presagire una bocciatura della proposta targata Pd di modifica del regolamento interno dell’Ars per disincentivare i cambi di casacca attraverso tagli alle indennità e la decadenza dalle cariche interne dell’assemblea per i transfughi.

L’assalto alla presidenza

Ma il rafforzamento della Lega pone soprattutto due questioni tutte interne alla coalizione di governo. In primis il futuro dell’assessore Alberto Samonà. I mal di pancia mai sopiti per una scelta gradita più al presidente Musumeci che al partito potrebbero tornare a farsi sentire. E adesso la richiesta sarebbe avanzata da un partito ben più forte in termini di potere contrattuale. Ma soprattutto l’idea di ambire alla presidenza della Regione non sarebbe più solo una “pazza idea”.  


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