La lotteria delle banane - Live Sicilia

La lotteria delle banane

Quattru gol c'amu a fari
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Il Palermo arrivava a Siena con propositi di vittoria che, a ripetizione,  vengono divulgati in ogni intervista mandata agli organi di stampa. Il Palio di Siena deve essere  il trampolino di lancio, per la conquista di una dimensione europea che seppur di serie B è pur sempre un vanto ed una promessa di propositi migliori.
L’unico che dissente dal coro è  il solito irascibile, vulcanico e istrione Braccio di Ferro e cioè no …Patron Zamparini,  che addirittura aveva paragonato la mitica Coppa Uefa (dall’anno prossimo Europe Ligue….mi pare, ma cu sinni futti) ad una lotteria con in palio una banana.
Parole ed opinioni in libertà, quelle di Zamparini,  che aveva destato più di una preoccupazione nella folla di tifosi rosanero che a primo acchitto si erano posti l’amletico dilemma: “ E a cu a banana un ci piaci, chi vinci?”
Chiaramente a siffatta domanda non arrivò mai risposta e quindi tutti di corsa all’Artemio Franchi di Siena a vedere cosa succede, anche perché per il palio c’è ancora tempo e al posto di ventidue cavalli c’era da piazzare la scommessa su ventidue giocatori, o semplicemente su due squadre.
La formazione rosanero è un po’ bizzarra ma la colpa non è del Regno in panchina, ma degli acciacchi che hanno abbattuto prima Balzaretti (sindrome influenzale non di tipo suino, ma equino) e poi Liverani ( infiammazione alle cipolle di entrambi i piedi) e successivamente anche Giovannino Tedesco  da Pallavicino, preoccupato dal fatto che  assalto a suo fratello Giacomo non ha avuto esito…
Si comincia a giocare mentre il termometro segna 23 gradi che equivalgono a quelli registrati alla spiaggia di Mondello durante tutta la santa domenica…A tal proposito vorremmo segnalare che la spiaggia fino alle 14,30 era “china comu un cestu ri crastuna”  e poi in coincidenza con l’inizio delle partite  si è svuotata per dare spazio a quella passione pallonara che “sconza” anche le migliori famiglie…!
In quel di Siena, un punto l’uno non farebbe male a nessuno ed il ritmo della partita è proprio quello che imita il passo del “grancio”….un passo avanti e due indietro e almeno la prima mezzora è …pasta chi sardi, dichiarata ma non consumata.
Figuratevi che c’è pure il tempo per quelli di “Scai” di annunciare che  Calaiò proviene dal vivaio  della Panormus, cosicchè in viale Michelangelo si brinda a spumante e cannuola.
Intanto si gioca e si nota che Nocerino ha la testa soltanto al “nutrico” che è arrivato in settimana, mentre Miccoli gira “lasco”, Bovo non inventa ma distrugge e Bresciano non ha ancora capito a che gioco si partecipa.
Ballantine, in tribuna,  non avendo chi “afferrare”, s’abbraccia a Federico Massara che gradisce e ricambia, mentre in campo c’è sempre molto fumo e poco arrosto o come sussurra u zu Pinuzzu …”u ‘n c’è nienti na casa vacanti”!!!
Il primo tempo finisce e le buone notizie arrivano da Cagliari dove la Roma sbanda in curva e perde ancora terreno, salvo poi a recuperare nel finale e quindi ad allontanarsi forse per sempre…..
All’Artemio Franchi non è proprio una giornata di calcio da raccontare anche se qualcuno dice  che il Siena sembra più motivato e…Galloppa di più.
D’improvviso torna d’attualità la faccenda delle banane e più di un giocatore rosanero, mostra segni di “sgradimento” verso cotal frutto che a forza di riempirti di potassio potrebbe pure creare qualche problema di evacuazione precoce…
Così, mentre Bovo, Migliaccio, Kjaer e Cassani discutono con il fruttivendolo sulla bontà della raccolta dei caschi di banane, quel gran signore di Calaiò, stampa l’uno a zero e per la felicità, per poco non si cala pure i pantaloni…..Gino l’imbianchino, diventa di colore paonazzo e “vuciannu comu un pazzu” sussurra …..Ma cuomu  lui, palermitano di Palermo, ni fici u golli e puru è cuntienti, ma chi pezzu ri…è?
Entra Succi e la partita non cambia. Entra Hernandez e la partita non cambia. Parabula significa ca a partita finiu e si futteru puri i banani…..Vuoi vedere che Zamparini s’incavola…e con chi, con il fruttivendolo, ma va, va……e chi è Johnny Stecchino.


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