La strada sterrata si perde sotto il ponte, tra gli arbusti, e finisce in bocca a una discarica spontanea. Un cancello con una macchina posteggiata. L’avvocato Giovanni Norrito è davanti alla porta, dietro di lui, a qualche passo, la sua cliente: la mamma di Samuele. Ci colpì al cuore la notizia di un bambino dell’Albergheria picchiato, pieno di bruciature, con tracce di droga nel sangue. Era domenica.
La mamma di Samuele è uscita dal carcere dopo cinque mesi di detenzione. Non ci sono più esigenze cautelari. L’accusa è pesante: sarebbe stata lei la carnefice di suo figlio che, nel frattempo, ha trovato rifugio presso una famiglia del Nord. Siamo andati a trovarla, sulla strada sterrata che conduce a una discarica, per permetterle di esprimere la sua versione dei fatti. E la signora ha parlato, raccontando dei suoi rapporti col compagno e ribadendo la sua innocenza.