PALERMO – Da quasi quattro mesi senza paga e con la spada di Damocle dei pignoramenti che bloccano gli stipendi. I dipendenti dell’Irsap hanno deciso di scendere in piazza. Giovedì i duecento lavoratori degli ex consorzi Asi saranno davanti alla sede dell’assessorato alle Attività produttive. Un sit-in di protesta, organizzato da Cgil, Cisl e Uil, perché “è ora che il governo dia risposte chiare sul futuro dell’Irsap. Basta con annunci e promesse”, affermano i lavoratori.
Ieri il coordinamento dei dipendenti dell’Irsap spiegava come, con la pubblicazione della finanziaria in Gazzetta ufficiale, la situazione relativa alle mensilità arretrate sembrasse essersi sbloccata. A smorzare gli entusiasmi però la notizia ricevuta dal vice direttore facente funzione dell’Irsap, Carmelo Viavattene, di due pignoramenti per circa un milione di euro che hanno stoppato i pagamenti. Questione alla quale si affianca anche una richiesta di chiarezza sulla posizione dei lavoratori che da tre anni, da quando cioè le vecchie Asi sono state poste in liquidazione, attendono di passare nella pianta organica dell’Irsap.
“Stiamo studiando un modo per impedire che i pignoramenti intacchino gli stipendi dei dipendenti”, ha spiegato il commissario ad acta Maria Grazia Brandara. Parole che non sono però bastate a fermare lo stato di agitazione dei lavoratori.