La protesta del Brass Group |Anche Cacioppo con Garsia

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04 Marzo 2016, 13:30

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PALERMO – Dai brani jazz eseguiti al piano dal maestro Ignazio Garsia, alla comicità dell’artista siciliano Giovanni Cacioppo. La simbolica protesta del Brass Group davanti Palazzo d’Orleans, dopo l’azzeramento dei fondi stabiliti nella manovra di bilancio regionale, si colora di una comicità pungente e di disapprovazione. Infatti stamane, insieme con Garsia, presidente dello storico ente di produzione jazz di Sicilia, in sciopero della fame da ieri, anche la presenza dell’artista di Zelig e di Colorado, Giovanni Cacioppo. “La mia presenza al fianco del maestro Garsia vuole essere un sostegno al Brass Group e a tutti gli artisti – ha spiegato il comico gelese – ogni volta che vengono effettuati dei tagli dall’Amministrazione vengono sempre meno i fondi per la cultura e l’arte”. Ed aggiunge: “La cultura e le forme d’arte sono tutto ciò che siamo e rappresentano, infatti, il nostro passato ma anche il nostro futuro”.

Il comico siciliano, che ha scherzosamente strimpellato con il pianoforte del maestro Garsia, diventato il simbolo della protesta del Brass Group, è anche un grande esperto di musica jazz: “Sono un grande appassionato di jazz – ha chiarito Cacioppo – infatti lo ascolto molto e poi ho anche gestito un locale a Bologna dove eseguivamo soltanto concerti di musica jazz”. La presenza del comico, autore di noti personaggi televisivi come “Testa di Cane”, lo strampalato archivista della polizia, oppure “Graziello”, parodia di un meridionale al Nord Italia, vuole anche sottolineare la disparità tra generi musicali che si sta consumando in Sicilia dopo la conferma dei finanziamenti per la musica sinfonica e la lirica e l’azzeramento di quelli per il genere jazz: “Erroneamente il jazz viene considerato come un genere musicale di nicchia – ha commentato l’artista – come lo sport, il calcio non si tocca ma se c’è da togliere i fondi si tolgono sempre a quelli che giocano a bocce o al flipper”.

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Sul futuro del Brass Group, anche il comico si augura che venga presto trovata una soluzione “per il bene del jazz in Sicilia”: “Mi auguro che vengono ripristinati i fondi a sostegno di questa storica associazione che ha fatto tanto per il jazz siciliano portando sull’Isola artisti illustri. Infatti – conclude Giovanni Cacioppo – è necessario che il Brass Group, che da oltre 40 anni svolge la propria attività per il territorio, possa continuare a svolgere il proprio lavoro”.

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04 Marzo 2016, 13:30

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