La Sanità privata? | Pensate a quella pubblica - Live Sicilia

La Sanità privata? | Pensate a quella pubblica

Commenti

    La sensazione è che Miccichè, col pretesto di migliorare la sanità pubblica, voglia togliere risorse economiche a quest’ultima per distrarle a quelle private: ciò che, inspiegabilmente, si fa anche nel mondo della scuola, visto che lo Stato eroga centinaia di milioni l’anno agli istituti privati, risorse che dovrebbero invece essere destinate al miglioramento di strutture e servizi scolastici pubblici …

    Questa presa di posizione di micciche’ puzza di favoritismo. La sanità privata svolge il suo ruolo ma tutti sanno che in una struttura privata avviene una emergenza seria bisogna correre nelle strutture pubbliche. Qualche giorno fa un malato psichiatrico di mia conoscenza che si trovava in una struttura privata è stato trasferito di corsa in una pubblica perché la patologia era pericolosa! Quindi se il caso è grave bisogna ricorrere al pubblico!!

    Il primo dovere di chi abbiamo eletto nelle istituzioni è certamente quello di migliorare la sanità pubblica. Condivido l’articolo di Pippo Russo in toto.

    Non ho nulla contro la sanità privata se questa è accessibile economicamente alla gente.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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