PALERMO – E se da una vecchia gonna venissero fuori oggetti d’uso comune e vestiti per l’infanzia? A Palermo abiti e tessuti usati si trasformano in opere artigianali, nove mamme s’imbattono in un’esperienza dal seguito anche socio-culturale. È appena terminato il laboratorio di sartoria e riciclo creativo del progetto ‘Dappertutto’, in collaborazione con JUNKLE, curato da SEND e condotto dalle formatrici Ilaria Sposito e Francesca Chillemi, artigiane specializzate nel riuso creativo di tessuti e materiali destinati a diventare rifiuti.
Hanno portato i loro abiti non più usati e si sono messe a scucire, tagliare, stirare, imbastire e cucire. Inizia così l’avventura formativa delle nove donne residenti nel quartiere Tribunali-Castellammare. Il percorso le ha portato a sviluppare un pensiero ecologico sui comportamenti di consumo, ad acquisire una progettazione su disegno e imparare a utilizzare gli utensili per il taglio e il cucito, tra cui le macchine da cucire. Nel negozio Giocherenda, insieme alle professioniste del cucito e del riuso, Eilyn, Francesca, Juliet, Karidja, Luana, Melissa, Miriam, Simona e Vanessa hanno reinventato con le loro mani dei capi e oggetti per bambini. Sarebbero stati dei rifiuti destinati alla discarica, invece, hanno rimesso in circolo diversi prodotti che oggi sono: un albero di Natale, un porta oggetti per fasciatoio, dei grembiuli e dei libri tattili. “Ciascuno di questi oggetti porta con sé il valore di un’esperienza unica di apprendimento e di condivisione per la costruzione di comunità educanti”, dicono le formatrici.
“Hanno sviluppato capacità pratiche – spiega Valentina Muffoletto, referente SEND- fatto gruppo e condiviso dello spazio comune. Gli oggetti destinati al macero hanno trovato una nuova destinazione d’uso. Siamo contente del percorso svolto, nonostante le difficoltà del momento hanno dimostrato la volontà di rendersi parte attiva”. “Mamme desiderose di realizzare qualcosa per i loro bambini – spiega Ilaria Sposito, artigiana e designer JUNKLE – all’inizio c’è stata qualche difficoltà perché il materiale usato era logorato, ma alla fine i risultati sono stati soddisfacenti. Si sono convinte che attraverso le cose usate si possono realizzare grandi creazioni sicuramente con una storia unica”.
Un progetto nato per contrastare la povertà educativa minorile, capofila il centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci, promotore e finanziatore l’ente no profit Con i bambini. Mentre partner dell’iniziativa sono il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, il Comitato Addiopizzo, booq, CLAC, il Centro Internazionale delle Culture Ubuntu, l’associazione Handala, Per Esempio Onlus, SEND e l’Istituto Comprensivo Statale Amari Roncalli Ferrara.