PALERMO – Centoventi preziosi reperti siciliani, provenienti da sei musei dell’Isola, ‘illumineranno’ per sei mesi la mostra “Carthago: il mito immortale” al Parco archeologico del Colosseo di Roma. L’esposizione, in programma da domani (27 settembre) al 29 marzo 2020, avrà come tema Cartagine, le sue origini e i suoi rapporti con Roma e il Mediterraneo. Si tratta della prima grande mostra, interamente dedicata alla storia e alla civiltà di una delle città più potenti e affascinanti del mondo antico. L’iniziativa – presentata alla stampa, stamane, nella Capitale – sarà allestita nei monumentali spazi del Foro Romano, all’interno del tempio di Romolo e della Rampa imperiale, con oltre quattrocento reperti, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali italiane e straniere, grazie a prestiti straordinari, frutto di un lavoro assiduo di cooperazione internazionale. La mostra – curata da Alfonsina Russo direttrice del Parco del Colosseo e da Francesca Guarneri, Paolo Xella e José ngel Zamora López, con Martina Almonte e Federica Rinaldi – si articola in otto aree tematiche e guiderà il pubblico attraverso le vicende che hanno legato le due grandi potenze del mondo antico. Il percorso racconterà la storia della città fenicia e dei suoi abitanti, dalla fondazione fino all’espansione nel Mediterraneo e descriverà la ricchezza degli scambi commerciali e culturali con Roma, sino a giungere alla complessità del processo di romanizzazione e alla battaglia delle Egadi. La Sicilia sarà protagonista assoluta nella sezione “Cartagine e Roma”, dedicata alle guerre puniche, con i reperti subacquei provenienti dallo specchio di mare a nord-ovest dell’isola di Levanzo, dove la flotta romana, il 10 marzo del 241 avanti Cristo, sconfisse quella cartaginese. I reperti in mostra appartengono alle collezioni di: Soprintendenza del mare, Soprintendenza dei beni culturali di Trapani e dei Musei del Satiro di Mazara del Vallo, “Paolo Orsi” di Siracusa, “Lilibeo” di Marsala e “Salinas” di Palermo. Tra gli importanti oggetti che la Regione Siciliana, tramite l’assessorato dei Beni Culturali, ha prestato figurano alcuni rostri di navi che hanno combattuto la battaglia delle Egadi, ceppi di ancore, elmi di bronzo, anfore, statuette votive, piatti punici, ritratti di imperatori romani e urne cinerarie. “Si tratta – sottolinea il governatore Nello Musumeci – di una collaborazione avviata dalla Regione con il Parco archeologico del Colosseo, con l’intento di valorizzare il ricco patrimonio culturale dell’Isola e che, grazie a eventi di respiro internazionale come questo, pone la Sicilia in un contesto culturale mondiale. L’inserimento dei reperti archeologici ritrovati e custoditi nella nostra regione all’interno della mostra su Cartagine è il coronamento di un percorso che aveva fortemente voluto Sebastiano Tusa, che nello scorso gennaio aveva accettato di far parte del Comitato scientifico dell’esposizione di Roma. L’esposizione di questi reperti alla mostra di Roma è un doveroso omaggio alla sua memoria e motivo di orgoglio per la Sicilia”.
(ANSA).