PALERMO – La sinistra riparte da Palermo e lo fa con un’assemblea che, nel giorno della Leopolda, ha riempito Palazzo Cefalà di via Alloro. Quasi duecento le persone che hanno risposto all’appello di Rifondazione, Sel, Altra Europa con Tsipras, associazioni e gruppi che si riconoscono in una sinistra alternativa al Pd e al Movimento Cinque Stelle. Studenti, professionisti, impiegati, sindacalisti, militanti e semplici simpatizzanti che per oltre tre ore si sono confrontati sul futuro di un mondo che oggi si ritrova unito dopo le divisioni del 2012.
Se alle ultime amministrative Sel aveva appoggiato Ferrandelli, staccandosi dalla sinistra schierata al fianco del Professore, oggi tutti si ritrovano insieme al Professore e guardano alle elezioni del 2017: probabile un’unica lista, a sostegno di Orlando, che tenti di superare lo sbarramento sfiorato per un pelo l’ultima volta.
Ad aprire l’assemblea è stata la fotografa Letizia Battaglia, seguita dall’ex senatore Nicola Cipolla che ha solidarizzato con Giusto Catania, presente insieme all’altro assessore della giunta Orlando Barbara Evola: una solidarietà per gli attacchi ricevuti dopo la vicenda Ztl che ha scatenato l’applauso convinto della platea. Poi è stata la volta degli interventi: Catania, Evola, Erasmo Palazzotto, i parlamentari ex grillini Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, Ermanno Giacalone, Adam Darawsha. Presenti anche i consiglieri comunali Alberto Mangano e Francesco Mazzola, oltre alla presidente della Prima circoscrizione Paola Lucido e a vari consiglieri di circoscrizione, ma anche Luca Casarini.
“Noi dobbiamo lavorare per una progettualità della sinistra che non pensi solo alle elezioni – dice Catania – il fatto che si stia partendo un anno prima delle amministrative è il segno che c’è una necessità politica di costruire questo spazio che deve andare oltre, ragionando sull’unità anche a livello regionale e nazionale. La sinistra deve guardare alla trasformazione di Palermo e della Sicilia. Questa operazione non prevede divisioni fra dirigenti e militanti, ma siamo tutti sullo stesso piano: non dobbiamo salvaguardare poltrone ma essere aperti ai siciliani per costruire un’interlocuzione ampia in cui tutti sono partecipi”.
Tanti i temi trattati e contenuti nel manifesto chiamato “Palermo, sinistra in corso”: dall’immigrazione alla Carta di Palermo, dalle politiche neoliberiste al welfare, passando dalla vicinanza a Orlando e dalla distanza da Pd e M5s. Presenti anche una delegazione della Fiom Palermo, guidata dalla segretaria Angela Biondo, e i lavoratori di Almaviva e di Fincantieri. “Palermo è una città in transizione, restituirgli una dimensione di normalità è la sfida più grande che abbiamo davanti a noi – dichiara il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto – Per questo saremo impegnati nei prossimi mesi a costruire una proposta politica per cambiarla nei prossimi cinque anni insieme a tutte le forze politiche e sociali della sinistra palermitana”.
L’assemblea ha inoltre deciso la costituzione di cinque gruppi di lavoro (ecologia, scuola e università, lavoro, cultura, sociale) e l’indizione di assemblee nei quartieri in vista di una programmatica fra fine maggio e inizio giugno.