La tragedia della giovane Lory |Una vita spezzata troppo presto

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15 Maggio 2018, 20:10

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CATANIA – Una vita spezzata via troppo presto. Lory se n’è andata con un tumore che l’ha piegata letteralmente in due dal dolore. Va via, senza aver avuto una casa entro cui concludere i suoi giorni. Lei era una dei cosiddetti “disagiati dei quartieri periferici” che da novembre scorso vivono in Cattedrale. Lory, dunque. Senza dimora, senza lavoro. Con gli ultimissimi giorni trascorsi nel letto di un ospedale e i benefici di una 104 mai resi efficaci. Un dramma nel dramma che non può non lasciar riflettere. Per gli occupanti della Cattedrale quello di oggi è un calvario che vale doppio. Perché tanta tristezza neanche la pioggia la laverà via.

Il funerale è stato oggi a Librino, celebrato da padre Cubito. Dopo, il passaggio del feretro davanti al Duomo. L’ultimo omaggio a una ragazza che prima di essere ricoverata in ospedale ha passato lì le sue ultime notti. A dormire sui materassi adagiati tra le panche della basilica, lì in fondo alla navata destra, quella di Dusmet e sant’Agata. Si pensava che quei dolori fossero frutto del freddo e dell’umido, invece no. La diagnosi era terribile, tant’è che neanche la chemio avrebbe potuto arrestare l’avanza del male. Il suo corpo passa dunque da lì, quasi fosse un simbolo di una doppia emergenza, lavorativa e abitativa, davanti alla quale nessuna potenza istituzionale sa porre rimedio.

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La sua lotta per la casa è dunque finita ieri. Lory va via così. Consegnando uno strascico di umanità alla città. Nonostante il dolore, se n’è andata con dignità, con forza. Con amore. Da giovane donna sposata. Il matrimonio è stato celebrato tra le corsie del Policlinico. L’abito, allora, non lo ha potuto indossare. Troppo forti i dolori, troppo fragili le ossa. Lo indossa ora nel suo sonno eterno. Intanto, i suoi compagni di lotta piangono. Non è pioggia, sono proprio lacrime.

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15 Maggio 2018, 20:10

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