GRATTERI (PALERMO) – Quel cielo che minacciava pioggia non ha fermato il corteo e le centinaia di amici che oggi, per l’ultima volta, hanno salutato Giacomo La Cova, il ragazzo che a soli 22 anni ha perso la vita per quello che, fino ad adesso, avrebbe tutti i requisiti di un tragico incidente. A trovarlo morto, domenica mattina, il cugino. Avvisato dai nonni che abitano in un casolare di Gratteri, paese madonita, ha sfondato la porta del dolore, quella dietro la quale il giovane giaceva senza vita vicino a una donna agonizzante, Maria Grazia Falliti, 46 anni.
Quando alle 15 il feretro del ragazzo è arrivato davanti alla chiesa madre di Gratteri, c’era tutto il paese ad attenderlo. Domande, dubbi e lacrime si sono uniti sul volto di chi conosceva da sempre Giacomo e dice che non dimenticherà mai il suo sorriso:
“L’ultima volta che ci siamo visti – dice Carmela D’Agostino – mi ha abbracciato e mi ha detto che avrebbe voluto incontrare me e i miei amici più spesso. Ci eravamo promessi che saremo usciti tutti insieme nei prossimi giorni, ma questa disgrazia ci ha privato adesso di una persona speciale”. Giacomo La Cova, figlio dell’unico benzinaio della zona, era molto conosciuto in paese. Nato a Termini Imerese, voleva aprire un’agenzia assicurativa:
“Sì, era il suo sogno – dice Francesca Sanfilippo – ne parlava spesso, voleva mettersi in proprio. Una ragazzo gioviale, che amava la vita. Sempre disponibile. Vogliamo tutti sapere la verità ora, con certezza. Non riusciamo ancora a credere che Giacomo non ci sia più”. Tra la folla, la famiglia del ragazzo e i vecchi compagni di scuola. “Come si può accettare tutto questo? – Dice Massimo Aleo -. Come si può convivere con un dolore così grande? Quando tornavo a Gratteri lui era la prima persona a cui telefonavo, era pronto ad organizzare serate, a divertirsi. Un ragazzo senza vizi che amava stare con gli amici. Ricordo le serate al Glamour, un locale di Bagheria, quello era diventato un punto di riferimento per noi. E avrei tanti aneddoti da raccontare, tutti ricordi che non mi abbandoneranno mai”.
Al termine della messa il feretro del ragazzo è uscito tra gli applausi dalla chiesa. Accompagnato dagli affetti più cari è così iniziato l’ultimo viaggio di Giacomo. “Era questo il saluto che meritava – conclude Mary – nessuno poteva mancare a questo addio. Io, da credente, spero sia soltanto un arrivederci”.