MASCALUCIA- Oggi in paese si sono svolti i funerali del piccolo Giorgio, ucciso martedì da uno dei cani di casa. La famiglia ha scelto di anticipare il rito funebre di due ore, in modo da riservarsi un dovuto spazio di raccoglimento dinanzi alla Madonna della Sciara di Mompileri. Ma il pensiero delle persone sopraggiunte alle 17.00, orario indicato in precedenza, non è certo andato perduto. “Su silenzio, amore e preghiera possiamo poggiarci in un momento simile”, ha affermato nell’omelia il parroco don Alfio Privitera. Parole note, ma non certo prive di significato. “Poiché in questi giorni molto è stato detto”, ha proseguito il parroco, “questo momento è riservato al raccoglimento, alla riflessione e al rientrare in sé”.
L’amore, idea forse inasprita in questo momento, risulta poi fondamentale: “Quello che i genitori hanno riservato al figlio, quello che ora il figlio non smetterà di riversare sulla sua famiglia”. La fede cerca di divenire appiglio, e si sente qualcuno porsi seriamente la domanda: esisteranno gli angeli? Mentre la risposta, pur nella ricerca di conforto, si sposta dal piano della ragione a quello della spiritualità, altri non possono smettere di ricordare le circostanze del lutto. Ma “ ’Nelle tue mani affido il mio spirito’ ”, ricorda padre Privitera con un passo evangelico, esortando a realizzare il dramma per quanto possibile.
