Onorevole La Vardera, a che punto siamo?
“A un ottimo punto”
Il quattordici febbraio prossimo, giorno degli innamorati e adesso anche degli appuntamenti politici, Ismaele La Vardera, deputato regionale, presenterà il suo nuovo movimento. Andremo a vedere. Ecco la chiacchierata preventiva.
Soddisfatto?
“Moltissimo. Abbiamo ricevuto, da quando ho lanciato l’iniziativa, quattromila mail e parlo di gente di altissimo livello: docenti, professionisti, la campionessa di kickboxing, grandi esperti. Rappresentiamo, grazie alla competenza, l’unica credibile realtà anti-sistema”.
I contenuti?
“Li sveleremo. Però posso dire che non è vero che La Vardera fa soltanto ‘scruscio’, come qualcuno suggerisce. Per cambiare davvero ci vogliono le idee e le proposte. Ne siamo fornitissimi”.
Dove vi collocherete?
“Non possiamo stare con chi ha votato l’autonomia differenziata, cioè con il centrodestra. Ma nemmeno vogliamo essere relegati dentro un’etichetta. Anche perché il Pd ha combinato i suoi disastri, basti pensare al governo Crocetta… Cerchiamo una strada nostra”.
Siete una riedizione del M5s?
“Con il Movimento Cinque Stelle e con molti dei suoi esponenti c’è una vicinanza di sentimenti e di idee, non lo nego. Penso a Nuccio Di Paola, alle battaglie per la legalità di Giuseppe Antoci. Però noi restiamo noi”.
Lei era con Sud chiama Nord. C’è stata una nota separazione. Cateno De Luca le ha augurato buona fortuna, rivendicando i traguardi da lui raggiunti alla sua età. Cosa ne pensa?
“Rivendico di avere scelto De Luca, perché, allora, rappresentava una alternativa valida, di rottura. Poi, lui ha cambiato posizionamento e io sono rimasto coerente all’impostazione originaria: è sotto gli occhi di tutti. Gli auguro anche io buona fortuna…”.
Solo questo?
“Se cambiasse ancora una volta idea, sarei pronto a dialogare con lui. Certo, non posso seguirlo. Non posso stare con chi si è mangiato la Sicilia, con i vari Cuffaro, Lombardo, Miccichè e compagnia. E non posso seguirlo, anche se ha detto che formalmente resta in minoranza, perché, di fatto, ha spalancato le porte a Schifani e alla sua combriccola”.
Ci anticipi qualcosa…
“Uno dei nostri slogan, presente nel simbolo, è ‘Lottare per restare’. In omaggio ai tanti giovani che devono andare via dalla Sicilia perché mortificati da una brutta politica. Saremo intransigenti”.
Cioè?
“Noi rifiutiamo gli inciuci, come è accaduto con l’ultima finanziaria, quando l’opposizione si è messa d’accordo con la maggioranza e sono stato l’unico a sottrarmi. Tanti si stanno entusiasmando per la nostra iniziativa. Saremo una sorpresa e daremo speranza”.