Palermo, Lagalla in Aula ma la maggioranza non c’è

Lagalla in Aula: “Impegni rispettati”. Ma la maggioranza non c’è

Opposizioni all’attacco del sindaco

PALERMO – Appena tre assessori, di cui due anche consiglieri, e una maggioranza a ranghi ridotti, anzi ridottissimi, meno del minimo sindacale. Il centrodestra snobba la relazione del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e la seduta di consiglio comunale, che avrebbe dovuto fare il punto sull’attuazione del programma, viene rinviata a domani.

I numeri non bastano

Un incidente di percorso che ha, in qualche modo, del clamoroso: perché se è vero che la relazione sull’attuazione del programma è un obbligo di legge abbastanza recente e non comporta alcun voto, è altrettanto vero che rappresenta un passaggio politico di spessore per un’amministrazione comunale, non fosse altro che per la presenza del primo cittadino in Aula.

Peccato che la maggioranza, che conta 26 consiglieri su 40, non sia riuscita a mantenere il numero legale di 21 e così, dopo la relazione del sindaco, le opposizioni hanno avuto gioco facile a chiudere di rinviare a domani.

Opposizioni all’attacco

“Da una parte siamo profondamente delusi per l’inconsistenza della relazione del sindaco, priva di strategia e prospettiva e vuota di contenuti, e dall’altra imbarazzati per il disinteresse dimostrato ancora dalla sua maggioranza – dicono i consiglieri di opposizione -. Da questa continua alternanza tra arroganza e sciatteria, nulla di positivo può arrivare per la città che non può sperare altro che galleggiare fino alla fine di questo mandato”.

Le assenze

E dire che il sindaco ha parlato a Sala Martorana per quasi un’ora, di fronte perfino ad alcuni studenti, leggendo una relazione di una trentina abbonandante di pagine: bilancio, personale, cimiteri, sociale, rifiuti, innovazione, sport e decoro, tanto per citare alcuni dei capitoli.

In maggioranza c’erano assenze vistose, soprattutto in Fratelli d’Italia, circostanza che qualche alleato non ha mancato di far notare. “Nessun problema politico” assicurano però i big di centrodestra: solo impegni pregressi o semplici assenze casuali. Il dato di fatto, però, è che la seduta è stata rinviata.

Lagalla: “Più riscossioni”

La ragioneria nella sua terza relazione economica-finanziaria, relativa al 2024, attesta la regolarità degli equilibri di bilancio – ha affermato Lagalla – non si fa più ricorso alle anticipazioni di tesoreria e in cassa ci sono 281 milioni. Gli accantonamenti sono sufficienti a coprire eventuali interventi finanziari non preventivati. Crescono le riscossioni fiscali locali anche se siamo lontani dal superamento delle criticità, soprattutto per alcuni tributi. Rispetto al 2023 si registra un aumento delle riscossioni per la Tari di 5 milioni, per l’Imu di 2,4 milioni, per l’Irpef di 10,7 milioni, per il Cup di 700 mila euro”.

Lagalla ha rivendicato anche una serie di assunzioni (venti dirigenti ex art. 10, dieci dirigenti tecnici), l’aumento delle ore (portate a trenta) per i dipendenti part time, compresi gli Lsu. “E’ stato trasformato in tempo pieno (36 ore) il lavoro di 73 funzionari – ha aggiunto – il processo ha riguardato anche quei vigili urbani che sono stati portati da 30 a 36 ore. Sono stati inoltre assunti a tempo determinato 30 vigili (14 sono entrati in servizio nel luglio scorso e altri 16 hanno sottoscritto il contratto questa mattina)”.

“Investimenti per milioni”

Per Lagalla molto si sta facendo per gli investimenti. “Per quanto riguarda il Fsc, il Comune gode di interventi per 100 milioni diretti e 200 indiretti – ha detto il sindaco – abbiamo recuperati 44 milioni per la rete idrica di Sperone e di Brancaccio. Con il Pon Metro sono previsti interventi per 225 milioni dei quali 30 sono destinati anche ad alcuni Comuni della Provincia per azioni di sistema. Sono complessivamente previste azioni infrastrutturali nell’area metropolitana di Palermo per oltre mezzo miliardo di euro”.

Lagalla inoltre ha parlato dell’avanzamento degli interventi per la Costa Sud, dell’ampio programma per la manutenzione delle strade, dei cimiteri e del recupero della Fiera del Mediterraneo con una spesa (anche grazie alla Regione) di circa 45 milioni.


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