07 Ottobre 2024, 12:10
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PALERMO – “Non ho in agenda, in questo momento, un argomento che riguardi il rimpasto della giunta comunale”, sono le parole del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla che, negli ultimi due giorni, è stato “accerchiato” dopo le affermazioni di Davide Faraone che ha attaccato il presidente della Regione Renato Schifani, sulla vicende dei rifiuti.
Al sindaco, da parte delle forze di centrodestra, è stata posta la questione dell’assessore di Italia viva Totò Orlando e della presenza di Iv nella maggioranza.
“Abbiamo detto sempre che avremmo fatto un tagliando, di tutte le posizioni, a metà mandato. Quando scadrà l’orologio di metà mandato ragioneremo sull’argomento. Quella di Faraone è una vicenda che non riguarda il Comune – ha aggiunto Lagalla -. Si sta consumando un fatto politico. Valuteremo nei prossimi giorni se ci saranno delle ulteriori richieste di approfondimento, da parte dei partiti”.
“Oggi inizia il piano di razionamento dell’acqua a Palermo. Monitoreremo questa fase sperimentale, di alternanza giorno per giorno, nella fornitura dell’acqua. I cittadini sono stati preventivamente avvertiti“.
“La decisione è del coordinamento dell’emergenza idrica regionale. Vedremo se questo sarà sostenibile dalla città o meno. Amap e Comune continuano, nel frattempo, a lavorare sia per attingere a nuovi pozzi sia per la bonifica del fiume Oreto”.
Amap, inoltre, negli ultimi giorni ha approvato il consuntivo 2023 e ha visto concludere il mandato di Di Martino. “In merito alla vicenda, su Amap è chiaro – ha aggiunto Lagalla – che c’è una continuità amministrativa e gestionale. La continuità amministrativa è assicurata, come per norma, dal collegio dei revisori, per il periodo che sarà necessario fino all’individuazione del nuovo organo di gestione. La gestione tecnica, invece, è affidata agli uffici e al direttore generale che ha le competenze tecniche per monitorare e seguire questa vicenda”.
Il sindaco ha dovuto rispondere anche sulla situazione legata a Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. Dopo le dimissioni di Vito Riggio, la partecipata è al momento senza amministratore delegato. L’ipotesi di nominare nuovamente lo stesso, non sembra dispiacere al sindaco: “Laddove il consiglio di amministrazione dovesse valutare una eventuale nuova disponibilità di Vito Riggio e intendesse dargli nuovamente l’incarico di amministratore delegato, nessuno avrebbe nulla da ridire – spiega Lagalla -. Certo la società non può restare a lungo senza un amministratore delegato”.
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07 Ottobre 2024, 12:10
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