PALERMO – Finisce qui, con un 3-0 che pesa come un macigno. L’Aquila Palermo si inchina ad Agropoli anche nella prima sfida casalinga di questa finale, una sfida da dentro o fuori per gli uomini di Tucci, reduci da due sconfitte in terra campana. Privi dell’infortunato Rizzitiello e con un -33 di gara 2 sulle spalle, l’Aquila cerca di giocarsi le ultime cartucce per allungare la serie. Impresa fallita proprio quando tutto lasciava pensare ad un prolungamento della finale fino a gara 4. I biancorossi, dopo aver toccato il +22 nelle battute conclusive del terzo quarto, hanno mollato totalmente la presa, stremati da un minutaggio fin troppo oberante per gli standard attuali. Agropoli, con una gran difesa e con scelte perfette in attacco, ha costruito mattone su mattone una rimonta che sembrava impossibile, mantenendo il minimo scarto nel minuto finale. Un 74-75 che premia la squadra di Paternoster e che estromette Palermo dal sogno delle Final Four. Una delusione che non si trasforma in rabbia, quella del PalaMangano, che saluta con uno sportivissimo applauso i vincitori e consola i propri giocatori. Dopo gara 1 arriva un’altra beffa, stavolta però costa decisamente cara.
Il PalaMangano viene bombardato da Agropoli nelle prime battute del match. Due possessi e due triple per la squadra di Paternoster, che potrebbero diventare tre se Molinaro non avesse pestato la linea. Palermo risponde all’8-0 ospite con Antonelli e i liberi di Gottini, dimezzando le distanze a quattro lunghezze. Dopo un canestro in appoggio di Serino, Gottini porta lo svantaggio ad un solo possesso con la tripla del 9-12 e dà il via ad un parziale 7-0 che vale il primo vantaggio Aquila. Dura poco però il dominio palermitano, con Agropoli che risponde con un controparziale 7-0 e blocca il tabellone sul 13-19. Nel finale, un Cozzoli fuori equilibrio trova il canestro del -4 con cui si chiude il primo atto del match. Romano riapre le danze con quattro punti consecutivi e Agropoli torna nuovamente sul massimo vantaggio di +8. Serve una tripla di Cozzoli per riportare a contatto Palermo, il cui massimo sforzo si produce però soltanto nel -5. Romano dimostra di avere la mano calda e guida i suoi verso il nuovo massimo vantaggio di +11. Di Emidio si sblocca dall’arco e trova tre triple consecutive per il 33-35 in un momento difficile per l’Aquila. L’inerzia è totalmente rivoltata: Cozzoli si ispira al compagno e mette la tripla del sorpasso per il 36-35 con cui si chiude la prima metà di gara.
La scossa dell’Aquila prosegue anche nel terzo quarto, grazie soprattutto ad una lettura a dir poco perfetta delle linee di passaggio avversarie. Antonelli sfrutta un tap-in su errore di Merletto per i primi due punti della ripresa. Il momentum è ancora tutto per Palermo e per Di Emidio, che dall’angolo mette solo due punti, quanto basta per tenere viva la striscia positiva. Il massimo vantaggio Aquila va sulle undici lunghezze con un canestro e fallo per Merletto, poi Antonelli e Cozzoli dalla lunetta allungano il parziale iniziale sul 15-2. Agropoli è in bambola su entrambi i lati del campo e riesce solo parzialmente ad interrompere l’emorragia con l’1/2 di Molinaro dalla lunetta. Nell’azione successiva, Giovanatto trova la tripla del +20. Antonelli intanto va in doppia doppia col canestro del 63-41 e alla terza sirena il vantaggio biancorosso resiste sul +17. La reazione ospite prosegue con un canestro da due fuori ritmo per Marulli e una tripla di Serino, che riportano Agropoli a dodici punti di distanza. La squadra di Tucci inizia a sentire la fatica e presta il fianco agli avversari, che mettono la freccia. Con un parziale complessivo di 23-5 nel quarto finale, i campani vanno sul 71-70 e mantengono il minimo scarto fino alla sirena. Il 74.75 sancisce un 3-0 fin troppo pesante per l’Aquila, che saluta così il sogno della promozione in A2 sul campo.
NUOVA AQUILA PALERMO-BCC AGROPOLI 74-75 (17-21, 36-35, 64-48)
PALERMO: Cozzoli 17, Merletto 9, Antonelli 13, Gottini 5, Giovanatto 10, Tagliareni ne, Di Emidio 20, Rizzitiello ne, Dragna, Caronna ne. Allenatore: Tucci.
AGROPOLI: Romano 21, Serino 17, Molinaro 4, Iurato 3, Marulli 20, Parrillo, Spinelli 2, Palma ne, Cucco 2, Birindelli 6. Allenatore: Paternoster.