Larimar, quella chat con un coetaneo: "Può essere utile"

Larimar, quella chat con un coetaneo: “Può essere utile alle indagini”

Le parole di Milena Ruffini, legale della famiglia
l'inchiesta
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PIAZZA ARMERINA (ENNA) – “La famiglia di Larimar intende precisare che la chat intercorsa tra la ragazza e un coetaneo e trovata dalla madre nel proprio cellulare, messo poi a disposizione della procura per i minori di Caltanissetta, risale al 31 ottobre e non, come per errore indicato in precedenza, alla notte tra il 4 ed il 5 novembre, quella cioè precedente la morte della giovane”.

Lo precisa Milena Ruffini, la legale della famiglia di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a un albero nel giardino della sua casa, a Piazza Armerina, il 5 novembre scorso.

Larimar, quella chat con un coetaneo

“Si tratta solo di pochi messaggi – aggiunge Ruffini – non di una lunga conversazione, che tuttavia potrebbero risultare utili alle indagini”.

Sul caso indagano per istigazione al suicidio e diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico i pm dei minori di Caltanissetta. Dopo una lunga audizione davanti al procuratore per i minori, Rocco Cosentino, durata oltre 10 ore, i genitori della giovane hanno consegnato ai magistrati due cellulari, uno della madre di Larimar usato dalla 15enne e un altro in uso alla famiglia.

“Queste chat trovate dalla madre e un’analisi attenta dei dispositivi potrebbero fornire nuovi spunti investigativi”, ha concluso la legale.


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