ROMA – Putin attacca l’Europa parlando con il presidente del Consiglio Ue Michel. Denuncia “le dichiarazioni irresponsabili” dei suoi dirigenti sulla “necessità di una soluzione militare del conflitto in Ucraina” e li accusa di “incoraggiare una sfacciata russofobia”.
Il presidente del Consiglio Ue Michel aveva chiesto “l’apertura immediata di corridoi umanitari da Mariupol e dalle città assediate” sottolineando che l’Europa è unita nel suo sostegno all’Ucraina e ha spiegato “i costi delle sanzioni per Mosca”.
Draghi sta valutando l’ipotesi di viaggiare a Kiev per incontrare Zelensky. È stata resa nota la notizia che la Difesa Usa ha convocato per martedì prossimo nella base aerea di Ramstein in Germania un incontro con governi e vertici militari dei Paesi alleati di tutto il mondo per discutere degli sviluppi della guerra. Lo stesso giorno Putin riceverà a Mosca il segretario dell’Onu Guterres.
Nel frattempo la Russia inizia a svelare le sue carte. Il comando russo annuncia che in questa “seconda fase” dell’invasione l’obiettivo delle sue forze è quello di “prendere il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale” per ottenere “l’apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea”. Un’alta fonte Ue prevede che “le prossime due settimane saranno decisive”, per cui “è urgente che l’Ucraina abbia aiuti”.
Il generale russo Mizintsev ha detto che la “tregua umanitaria” comincerà “quando le forze ucraine alzeranno le bandiere bianche” fuori dall’acciaieria di Azovstal. Mentre i negoziati sono in stallo, Lavrov dice che la Russia non ha obiezioni sui Paesi garanti proposti dall’Ucraina purché non siano una minaccia.
Sempre oggi Mosca ha ribadito, inoltre, di aver preso Mariupol, ma dal battaglione Azov insistono che non ci sarà alcuna “resa” dell’acciaieria Azovstal, malgrado i russi avvertano che ci sarà una “tregua umanitaria” solo quando gli ucraini alzeranno le bandiere bianche”.
