PALERMO – La Galleria d’arte del Comune di Palermo sita in Villa Niscemi, ospita dal 15 al 21 febbraio una mostra personale dell’artista Lavinia Abbate.
L’artista ci presenta una mostra che rispecchia la sua decennale preoccupazione per l’ambiente, la sua costante inquietudine creativa fa rinascere e crescere ciò che gli altri credevano aver dismesso, un processo creativo semplicemente visionario. Le sue sorprendenti e sempre originali creazioni ci invitano appunto ad un “arte differenziata”. Arte e design che nascono da una provocazione e si affermano nella costatazione che le opere si concretizzano per mano di chi riesce a vedere oltre, di chi si pone nuovi quesiti su vecchie questioni. Così l’oblò della lavatrice del Signor Rossi diventa un sobrio e modernissimo lampadario, e le rovine ormai dimenticate di Poggioreale riprendono vita grazie alla netta linea della china tracciata sulla ruvida superficie della carta da frutta recuperata dal fruttivendolo di fiducia.
Nell’annoso dibattito che cerca di stabilire ciò che può entrare a far parte del vasto e variegato mondo dell’arte contemporanea, abitato da una miriade di artisti diversissimi tra loro, che usano linguaggi e mezzi distinti per esprime le loro idee, mi piace affermare che contemporaneo è quell’artista costantemente preoccupato del mondo in cui vive, colui che dall’oggi trae l’energia o la sfiducia per il domani e la trasforma in un reperto tangibile anche per pochi secondi, da osservare o semplicemente immaginare. Uomini e donne che vivono il loro spazio-tempo nella consapevolezza di essere gli eletti, ovvero coloro che hanno l’arduo compito di tradurre, raccontare, accennare ai posteri la realtà che li circonda, come già fecero a loro volta gli illustri antenati. Lavinia Abbate è un’artista contemporanea che fonde sabbia, farina, polvere di caffè, cartoni, tubi dell’acqua alle proprie inquietudini e le proprie certezze, per trasmetterci quanto l’apparenza, ovvero la solida certezza di una casa o la rassicurante familiarità di un paesaggio visto e rivisto attraverso i finestrini delle nostre auto, altro non sia che l’effimera illusione della vita che da secoli ci scivola addosso, ci ritrae senza mai afferrarci, ci insegue senza mai raggiungerci.
Cenni sull’Artista:
Lavinia Abbate nasce e opera a Palermo. Si diploma al Liceo Artistico e si laurea in Architettura con indirizzo in Disegno Industriale e Arredamento.
La sua passione per il ‘riuso’ la riporta in ogni sua creazione: realizza complementi di arredo utilizzando oggetti dismessi, dando una nuova vita alle cose, una nuova destinazione d’uso, con un attento studio del loro design.
Anche i suoi quadri hanno questo aspetto predominante: il riuso di materiali di scarto che plasmati tra loro prendono forma nelle sue tele, conferendogli una nuova identità mediante superfici in rilievo.
Su ogni supporto da lei scelto, cartone, legno, plastica o carta da frutta, predominano sempre architetture e cieli azzurri. Ama trasformare ogni materiale che ha terminato il suo corso di vita, in un ‘oggetto d’arte’.
“Arte differenziata”: pittura e design del riuso, riciclando oggetti in disuso. Mostra d’arte e design dell’Arch. Lavinia Abbate
Dal 15 al 21 Febbraio 2013 Orari e giorni d’apertura: da venerdì 15 a giovedì 21 Febbraio 2013 Dal lunedì al sabato dalle 9.30/13.00 – 16.00/ alle 19.30 Domenica dalle 9.30 alle 12.30
Inaugurazione: Venerdì 15 febbraio Ore 17.00 Galleria di Villa Niscemi
P.zza Dei Quartieri, 2 Palermo
Ingresso libero Per informazioni: Lavinia Abbate: lavinia.abbate@libero.it
AUTORE DELLA PUBBLICAZIONE Barbara Morana
Responsabile pubblicazioni di Lavinia Abbate
