PALERMO – Si svolgerà alle 16,30 in prefettura il tentativo di conciliazione per la vertenza dei lavoratori part-time del Comune di Palermo. Al tavolo, per il raffreddamento dei conflitti sindacali sulla vertenza ormai ventennale che riguarda il full-time di 2.380 lavoratori a tempo parziale e la stabilizzazione dei rimanenti Asu (ex Lsu), ci saranno sia i sindacati che l’amministrazione comunale. La Fp Cgil Palermo ribadirà la sua posizione ovvero la richiesta di full time per tutto il personale part time delle categorie (A-B-C-D), senza scaglionamenti che creano diseguaglianze tra lavoratori, e la stabilizzazione di tutti gli Asu ancora in attesa di contratto, circa 130.
“Non possiamo più aspettare i tempi lunghi dell’amministrazione che, pur potendo utilizzare i fondi dai pensionamenti 2020-2021, e inserire i full time nel piano di riequilibrio per il 2022, le spostano al 2030. Invece chiediamo che l’incremento orario avvenga per tutti prima delle elezioni comunali – dicono Lillo Sanfratello, segretario Fp Cgil Palermo e Luigi D’Antona, coordinatore lavoratori part time e Asu per la Fp Cgil Palermo -. Chiediamo pertanto che l’amministrazione comunale e la politica cittadina mettano finalmente un punto a una vertenza che si protrae ormai da più di vent’anni, mantenendo gli impegni presi con questi lavoratori”. Dalla vertenza che riguarda il personale part-time dipende il futuro dei servizi della città di Palermo. La platea dei lavoratori con contratto a tempo parziale e indeterminato rappresenta ormai più della metà dei 5mila dipendenti comunali.