Lega all’attacco di Micciché| “Pronto all’inciucio con Orlando”

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10 Giugno 2019, 21:01

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PALERMO – Non accenna a placarsi la lotta, tutta interna al centrodestra siciliano, fra la Lega di Matteo Salvini e la Forza Italia di Gianfranco Micciché, da tempo in rotta di collisione con il ministro dell’Interno. Stavolta lo scontro si consuma sul futuro di Palermo e sulla scelta del prossimo candidato sindaco, nel 2022: a dar fuoco alle polveri è Elio Ficarra, vice capogruppo del Carroccio a Sala delle Lapidi e responsabile enti locali della Lega nel Palermitano.

“È ormai palese che sia in atto un accordo trasversale tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del Pd, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, per costruire una candidatura comune al più alto scranno di Palazzo delle Aquile in un’ottica anti-Salvini – dice Ficarra – Un accordo che definire abominevole è soltanto un eufemismo. Orlando e Miccichè sono ormai diventati le due facce della stessa medaglia, incapaci di dare una prospettiva politica a Palermo e alla Sicilia. Due personaggi che tentano disperatamente di fermare il tempo e perpetuare se stessi. Non dimentichiamo che il commissario di Forza Italia non ha fatto mistero, con dichiarazioni pubbliche, il suo idem sentire con il partito democratico”. “Questa complicità politica prima sotterranea – continua l’esponente della Lega – adesso è diventata palesemente un compromesso al ribasso, venuto fuori con chiarezza alle elezioni Europee. Un patto di ferro attraverso il quale si scambiano all’occorrenza, nella loro scacchiera, favori e truppe cammellate”.

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A rinforzare la polemica anche il riferimento di Ficarra all’intervista che Giuseppe Milazzo, neo deputato europeo e candidato di Micchiché alle elezioni del 26 maggio, ha rilasciato oggi a Livesicilia. “Qualcuno – continua Ficarra – dovrebbe raccontare a Miccichè, se non lo ha già fatto, che il suo delfino, Giuseppe Milazzo, appena eletto al Parlamento europeo, in un’intervista odierna ha dichiarato un pensiero diverso: ‘Io penso che Miccichè e Salvini abbiano la possibilità di stare insieme, con Musumeci naturalmente, se si favoriscono le condizioni politiche. L’importante è muoversi per un soggetto regionale che sia interlocutorio con la Lega’. Si tratta di stato confusionale? Oppure anche Milazzo si rende conto che senza il ruolo centrale della Lega in Sicilia il centrodestra non potrà essere ricostruito? Una domanda che bisognerebbe porre ai palermitani e ai siciliani per capire se vogliono davvero essere partecipi di inciuci o di una politica che cambi davvero le cose”.

“Le congetture di Ficarra sono prive di qualsiasi fondamento logico – ribatte il vicepresidente del consiglio comunale di Palermo, il forzista Giulio Tantillo – Non è possibile ipotizzare alleanze strategiche a tre anni dalle prossime amministrative di Palermo, solo perché ad accomunare Miccichè e Orlando c’è un condiviso rispetto della dignità umana, senza sterili estremismi che infiammano un clima di odio già troppo enfatizzato. Consiglio al collega di uscire dal clima infuocato della campagna elettorale appena conclusa, fatta di colpi bassi per screditare chi dissente dall’esasperante populismo. Trovo scorretto puntare il dito e tacciare di complicità politica quando la Lega ha inaugurato la stagione del compromesso, facendo sprofondare la Nazione nell’incertezza del Governo giallo-verde. La nostra visione politica è diversa: è figlia della moderazione, dettata da un profondo rispetto per la libertà, in tutte le sue espressioni”.

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10 Giugno 2019, 21:01

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