"L'elettorato di Fratelli d'Italia | cresce di giorno in giorno" - Live Sicilia

“L’elettorato di Fratelli d’Italia | cresce di giorno in giorno”

Il tour per la tornata elettorale delle Europee: oggi è il turno di Sandro Pappalardo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.

Verso il 25 maggio
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3 min di lettura

CATANIA. In queste ore, Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale è a Catania per il suo tour elettorale in vista della scadenza per le europee del 25 maggio. Sandro Pappalardo, 47 anni, Tenente colonnello dell’Esercito ed originario di Biancavilla scende in campo con la lista che ha ritrovato il simbolo di Alleanza Nazionale. “Noi siamo molto contenti di quello che sta succedendo – spiega – abbiamo chiuso la scorsa tornata elettorale per le politiche al 2% ma oggi abbiamo certamente raddoppiato il consenso. Troviamo tantissime persone che vogliono affiancarci in questo sogno e vedono Fratelli d’Italia come la casa naturale della destra”.

Dovrete scontrarvi con l’antipolitica: non temete questo aspetto?

“Temerlo no. E’ chiaro che questa ondata porterà anche ad un calo dei partecipanti alle elezioni: vi sarà tantissimo astensionismo ma convincere la gente anzitutto ad andare a votare per il nostro partito. Il fatto che non si vada sarà negativo per tutti i partiti e non solo per noi. Non temiamo il tradimento del nostro elettorato, abbiamo un elettorato che abbiamo cercato porta a porta”.

Avete riacquisto il simbolo storico di Alleanza Nazionale.

“E’ stato un passaggio importantissimo e tantissimi ex militanti si sono affiancati e noi e voteranno per noi”.

Intanto, qualche settimana fa avete allestito quella manifestazione plateale al porticciolo di Ognina con lo sbarco di anziani e disoccupati: sono questi i temi sui quali puntate?

“Sicuramente abbiamo enfatizzato la questione legata allo sbarco dei clandestini: noi protestiamo contro le norme dell’Ue e del governo italiano. C’è stato imposto di pagare 900 euro al mese per ogni migrante quando paghiamo poco più di 400 per un pensionato: il governo Renzi da poco ha cancellato il reato di clandestinità e questo ha agevolato l’immigrazione. Resta un problema nostro visto che mi sembra improbabile che un barcone possa sbarcare in Svizzera o in Germania”.

Qual è la vostra proposta per uscirne?

“Bisogna rivedere i trattati: non è un problema italiano solo perché abbiamo tantissime coste. E’ un problema europeo e l’Europa se ne deve fare carico”.

Torniamo al vostro potenziale elettorato: dovete superare la fatidica soglia dello sbarramento. 

“Vediamo il nostro elettorato crescere di giorno in giorno e tanti che erano rimasti orfani di Alleanza Nazionale torneranno a sostenerci”.

Senta, veniamo all’agricoltura: occorre che le dica che il settore siciliano è in ginocchio?

“L’agricoltura sarà una delle cose principali da seguire con attenzione. Anche qui bisogna rivedere i trattati: a partire dal famoso accordo Ue-Marocco che non tiene conto della qualità del prodotto ma solo del minor prezzo e, considerato che il Marocco non deve avere per legge tutte le tutele che un nostro prodotto deve avere, quello che arriva dal Marocco costa inevitabilmente dieci volte di più. Mi piacerebbe ricordare che, attraverso l’asse Merkel-Schultz, il Marocco ha permesso alla Germania di costruire le autostrade in Marocco”.

L’Italia conta poco in Europa, perché?

“Non c’è un solo motivo. Rifletto solo sul fatto che il Ppe è a guida Merkel; il Pse è a guida Schultz: noi siamo all’interno di questi schieramenti. Altri partiti italiani, invece, sì”.


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