PALERMO – La Democrazia cristiana, il partito di Totò Cuffaro, sta mobilitando i propri militanti raccogliendo l’appello lanciato da Santoro tramite i social, che ha chiesto una mano nella raccolta firme per candidarsi nel collegio Isole per poter presentare la lista ‘Pace Terra e Dignità‘ per le prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
La Dc, pur avendo trattato con alcuni partiti, non ha raggiunto ancora alcuno accordo e non sarà presente con il proprio simbolo alle prossime elezioni europee.
Il partito di Cuffaro sosterrà, comunque, un candidato e l’annuncio potrebbe arrivare domani, domenica 28 aprile. Il partito, infatti, si riunirà per il congresso provinciale a Enna e da questo potrebbe venire fuori il nome che sarà sostenuto.
L’appello di Santoro: “Aiutateci”
“Per poche centinaia di firme della Sardegna e della Sicilia, pur avendone raccolto più di 90 mila, rischiamo di non presentare la nostra lista”. È l’appello lanciato su Facebook da Michele Santoro.
“Vi scongiuro: fate circolare subito questa richiesta di aiuto con i vostri social, diffondete l’elenco dei nostri banchetti in Sicilia, chiamate tutti i vostri conoscenti residenti nelle isole per metterli in contatto con noi, per mandarli a firmare nei comuni. Datemi la mano!” conclude il post.
Cirillo: “Nessuno ci ha chiesto di farlo”
“Nessuno ci ha chiesto di raccogliere le firme per consentire a Santoro di presentare il suo simbolo alle europee ma, confermo, che da ieri lo stiamo facendo”. A dichiararlo è Stefano Cirillo, segretario regionale DC in Sicilia.
“Crediamo che anche chi la pensa in maniera diversa ha il diritto di rappresentanza politica. Continueremo a raccogliere anche domani al Congresso provinciale della Democrazia Cristiana che si terrà ad Enna certi di poter dare il nostro contributo alla democrazia”.
“Ripeto – ha aggiunto Cirillo -, nessuno della lista di Santoro ci ha chiesto aiuto per raccogliere le firme. Siamo noi che abbiamo raccolto l’appello. I democristiani vogliono consentire l’esercizio della partecipazione democratica al voto e contribuire a che possa esserci una partecipazione che a noi è stata negata”.
“Categoricamente escludiamo reciproco interesse a candidature in comune. Siamo distanti politicamente, ci unisce il viscerale amore per la pace. Vorrei aggiungere che altre notizia che circolano in queste ore sono prive dì fondatezza”.
“Tutti ci chiedono qual è il nostro piano B e a tutti – ha concluso Cirillo – ho risposto “il Burundi”“.