CATANIA – Sospeso dalla funzione all’interno del Libero Consorzio di Siracusa. È questa la decisione del Tribunale del Riesame di Catania nei confronti di Salvatore Pecora, finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Mazzetta Sicula. Il Tribunale del Riesame, collegio presieduto da Gabriella Larato, ha quindi sostituito la misura cautelare a seguito del ricorso presentato dai difensori del dirigente, gli avvocati Alfio e Gaetano Pennisi. Si dovranno attendere le motivazioni del Riesame per capire se le valutazioni del Tribunale si bastano sul ‘gravame’ indiziario o sulle esigenze cautelari.
L’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal pm Marco Bisogni, ha scoperchiato un sistema di bustarelle e traffico illecito di rifiuti con base la discarica più grande della Sicilia Orientale. E cioè quella gestita dalla Sicula Trasporti, colosso dei rifiuti della famiglia Leonardi. Si svolgerà giovedì prossimo l’udienza del Riesame per la valutazione delle posizioni dei fratelli Leonardi. Antonello (difeso dall’avvocato Carmelo Peluso e Luigi Latino) è in carcere. Salvatore Leonardi (assistito dall’avvocato Carmelo Galati e Latino) invece è ai domiciliari.
