Lettera aperta | alla signora con l'Audi - Live Sicilia

Lettera aperta | alla signora con l’Audi

La lettera. Una storia di ordinario traffico con annessa maleducazione stradale inviata da un lettore di Livesicilia. Uno spunto gustoso su cui riflettere.

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Ieri, appunto, percorrevo in macchina in compagnia di mia moglie la via Cordova verso via Libertà. All’incrocio con via Marchese di Villabianca trovo il semaforo rosso e quindi mi fermo. Il sabato pomeriggio, via Marchese di Villabianca è sempre molto trafficata, non solo il sabato pomeriggio per la verità, tanto che la coda di chi percorreva la strada per arrivare a piazza don Bosco si fermava proprio nel bel mezzo dell’incrocio. Tutto bloccato fino a quando scatta il giallo e quindi tra pochi secondi il “mio” verde; innesto la prima, perderò qualche secondo in più, giusto il tempo di far fare a chi ha già impegnato l’incrocio qualche centimetro in là, ma schivando con una svelta manovra potrò superare quell’incrocio e raggiungere finalmente la Libertà, non solo intesa come via!!!

E’ a questo punto che si affaccia come su un cavallo alato lei, la simpaticissima signora con l’Audi! Il giallo è già scattato da molto tempo, praticamente è rosso quando la simpaticissima signora con l’Audi si piazza esattamente davanti al mio cofano. Il suo destriero è bellissimo, grigio argento, pulitissimo, probabilmente lavato da poche ore. Mi sembra quasi che la sua scia lasci della polvere di stelle passando oltre che un buon profumo. La signora sembra elegante e raffinata, sembra avere una bellissima giacca, degli occhiali di marca color oro, i suoi gioielli tra le dita splendono di luce propria, i suoi capelli probabilmente curati dal miglior parrucchiere che ci sia in città.

Accanto a lei una ragazzina, carina, bellina, di quelle ragazzine che sanno di avere molto di più rispetto agli altri coetanei e per questo con un arietta un pò sufficiente, un pò snobbetta. Dietro, nel sedile posteriore, un’altra ragazzina. Peggio della prima; questa con gli occhi da arpietta smaliziata, probabilmente di quelle ragazzine a cui un ragazzo non deve spiegare niente a proposito dell'”amore” perchè già loro sanno tutto.

Quindi eccoci qua: io fermo con il verde, loro ferme davanti a me per la coda. Chi viene dalla direzione della simpaticissima signora con l’Audi si è fermato al semaforo rosso già scattato, quindi se la simpaticissima signora con l’Audi facesse un passo indietro io potrei riuscire facilmente attraverso una manovra di schivamento a superare la barriera del traffico. Bastava un passo indietro anzichè ostinarsi ad andare avanti e la situazione si sarebbe sbloccata: io sarei passato e la simpaticissima signora con l’Audi, una volta avuto il verde, non avrebbe più invaso l’incrocio, lo avrebbe superato grazie alla defluenza del traffico.

Ma una signora così, probabilmente non è abituata a fare passi indietro, le signore come la signora simpaticissima con l’Audi sono emancipate, probabilmente laureate, hanno tutto quello che vogliono, e quindi non si abbattono e ottengono sempre tutto quello che vogliono, e chi se ne frega degli altri, è lei il centro del mondo. Lei è una signora e alle signore non si fanno fare passi indietro, anzi si cede sempre il passo. Io capisco tutto questo, lo so, sono un rozzo barbaro, ma signora lo faccia per un povero automobilista che vuole raggiungere la libertà, credo di essere una brava persona, sono appena tornato dal nord perchè credo che Palermo possa essere migliore con il mio contributo da persona onesta che ha idee, io ho fiducia nella Sicilia, ho fiducia in Palermo, ho fiducia anche in lei simpaticissima signora con l’Audi, la prego mi dimostri con la sua carità che ho ragione a credere in “NOI”, faccia un passo indietro, piccolo, qualche metro, e io uscirò per sempre dalla sua vita lasciando in me un piacevole ricordo di simpaticissima signora con l’Audi. La prego.

Ma nonostante il fastidioso suono della mia auto, niente, la signora non mi degna di uno sguardo. Nemmeno le due ragazzine. Allora provo a lampeggiare, magari le tre grazie hanno problemi di udito. Il tempo passa e basterebbero davvero pochi centimetri all’indietro perchè io potessi liberarmi di quell’incrocio. Niente! Provo ancora ad attirare l’attenzione con l’ennesima suonata ed è qui che l’essenza della magnificenza delle tre grazie viene fuori: la ragazzina del sedile posteriore, quella smaliziata, si volta piano piano, con gli occhi da Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”, incrocia i miei occhi e con una freddezza da killer mi esibisce il suo dito medio.

A quel punto mi sarebbe piaciuto scendere dalla mia macchina investire di calci e di pugni la magnifica Audi grigio argento, tirare fuori per i capelli le tre grazie da quella cazzo di macchina e dargliene tante, ma tante fino a fare capire loro che il rispetto e l’educazione sono due valori che insieme alla libertà non devono mai venire meno. Ovviamente non l’ho fatto! Col fuoco che mi ribolliva dentro ho pensato che se lo avessi fatto, forse, mi sarei posto al loro stesso livello. E invece io ho messo tutta la mia vita in discussione, ho deciso di tornare dal nord, perchè io ho fiducia in NOI siciliani! Io voglio credere che se ognuno di noi fosse disposto a fare qualche volta un piccolo passo indietro, contribuiremmo a far fare alla nostra Terra ENORMI passi in avanti! Basterebbero veramente pochi metri indietro! Nonostante la simpaticissima signora con l’Audi e le sue fantastiche ed educatissime ragazzine.

Roberto Ragonese


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Commenti

    egregio signore lei e’ una persona meritevole di lode una persona che ha capito la gravita’ del problema. se questa gente incoscente egoista non ha tenuto conto del danno che poteva creare a differenza di lei che ha dimostrato di essere una persona seria e responsabile, non puo’ e non deve giudicare la sua scelta come qualcosa di sbaglita.

    A mio figlio è andata peggio. Residente in provincia di Enna si ritrova senza lavoro lui e la ragazza e con un contratto di affitto di 900 euro più le spese.
    Ha chiesto lumi alla protezione civile Sicilia e la risposta è stata di attenersi alle leggi.
    Chi gli paga l’affitto? Mi sembra naturale che in questi casi venga data l’autorizzazione a partire e non abbandonare le persone in questo modo.
    Altrimenti la regione Sicilia gli paghi le spese.
    Salvatore

    ********lei che ha dimostrato di essere una persona seria e responsabile, non puo’ e non deve giudicare la sua scelta come qualcosa di sbaglita. **********
    si ma quanti ce ne sono per i cosiddetti burbetti ci vanno di mezzo gli altri? purtroppo la legislazione è farta di carte di date, di scadenze e di ricorsi fuori tempo, ci sono per esperienza personale tante e tante ingiustizie fatte e perpetrate e che nessuno puo’ bloccare perchè il tutto è passato INGIUDICATO, uno sbaglio un errore, una disattenzione voluta o non voluta colpevole o incolpevole è li che si manifesta è palpabile chi è furbetto e prepotente riesce ad avere la meglio sulle persone serie e responsabili, magari quelli seri e responsabili alla luce di quei fatti sembrano colpevoli, perchè noi si pensa sempre il bene del genere umano in generale, non si crede che la viltà, la voglia di schiacciare il prossimo, solo per il puro piacere di vederlo soffrire, fare macchinazioni ed altro possa ingannare tutti che ad un certo punto la persona onesta venga considerata sbagliata e quella marcia una persona da prendere ad esempio che si sacrifica etc etc, Caro sig. Roberto, queste cose succedono, uno non ci crede, fino a che fa i conti, mi dica quanto quantificherebbe a livello morale 20 anni di persecuzione fra tribunali ed altro con davanti persone che hanno tutti gli elementi e nonostante tutto neanche ti guardano e ti condannano, non penalmente ma civilmente, e speri che domani sia finita, invece no determinate persone ci provano gusto e ricominciano, ricominciano, ancora e ancora, caro signore 20 anni in pratica una vita fra il trascorrerla in un modo diverso ed in un modo atroce sempre nelle aule di tribunali fra ingiunzioni ed altro sempre dalla stessa persona, il peggio essere certi di non aver fatto nulla per scatenare questa rabbia o furore, ma solo essere scambiato per un bancomat da spemere e basta, mi chiedo solo quando qualcuno o le istituzioni apriranno gli occhi e sentiranno queste grida silenziose di una persona invisibile, me lo chiedo davvero, anche se dopo 20 anni non perdo la speranza, ma veda è difficile è difficile uscire da un tunnel se c’è sempre la stessa persona che ti ci ricaccia dentro con perversione, sempre, sempre, sempre, non è facile in questo mondo di ciechi e sordi, non è facile farsi vedere e farsi sentire, si certo prima o poi vedranno e sentiranno, magari non giustificheranno, l’attimo, ma l’attimo è la conseguenza di 20 anni, non solo di un attimo, ma di tanti attimi lunghi una vita persa di 20 anni persi e non recuperabili e che nessuna moneta o rimborso potra mai ripagare.

    Se ne rimanga al nord, mi ascolti, non faccia come quelli che da scappano da una zona dove c’è il temporale e rifugiano in una zona dove dopo cinque minuti arriva il temporale. La Sicilia scoppierà di contagiati e non penso che siamo preparati al peggio, siamo solo convinti di esserlo. Rimanga dove si trova e vedrà che fra un po’ la sua coscienziosa scelta verrà ricompensata.

    Mio figlio si trova ad Oslo per l’ERASMUS.
    L’unità di crisi ha affermato che era possibile fare rientrare gli studenti ERASMUS
    con voli dedicati vestiti da Alitalia.
    Se è vero per molti paesi Spagna, Belgio, Gran Bretagna non è così per la Norvegia.
    Non ci sono voli diretti per l’Italia.
    Rientrare, facendo più scali, con il rischio di rimanere bloccato in qualche aeroporto o
    di non avere la possibilità di andare in albergo (ad una coppia gli è stata rifiutata l’accoglienza in albergo perché italiana) e quindi di contrarre la malattia, sembrava più rischioso. I tre voli prenotati prima gli sono stati cancellati
    Pertanto mio figlio è rimasto ad Oslo, ma la preoccupazione e l’angoscia è tanta.

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