PALERMO – “E’ un episodio grave, si inserisce in un clima di esagerazione, di rabbia e di intimidazione. Devo però ancora valutare bene, ho appena appreso la notizia, a informarmi è stato il presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone”. Così l’ex M5S Antonio Venturino, vice presidente del Parlamento siciliano, commenta la notizia della busta a lui intestata contenente proiettili. Venturino è stato espulso dal Movimento cinque stelle con l’accusa di non avere rispettato il patto di restituire parte dell’indennità , mentre lui collega il provvedimento alle critiche politiche mosse nei confronti di Beppe Grillo per non avere voluto trovate l’accordo a Roma col centrosinistra. Grillo ha definito Venturino “un pezzo di merda”, il parlamentare poi ha aderito al gruppo Misto dell’Ars, ignorando gli inviti del M5S a dimettersi da vice presidente dell’Assemblea. Dal suo entourage stigmatizzano il clima di veleno e gli attacchi che Venturino sta subendo durante i comizi di Beppe Grillo in Sicilia per il suo tour elettorale in vista delle amministrative del 9 e 10 giugno.
Venturino ringrazia quindi i colleghi per i diversi messaggi di solidarietà. “Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno mostrato affetto e vicinanza per questo brutto isolato episodio che mi riguarda”. Commenta così l’episodio del ritrovamento di una busta con tre proiettili a suo indirizzo il vicepresidente Vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana, che però cita indirettamente Beppe Grillo: “C’è forse un clima di eccessiva tensione provocato da una dialettica che supera qualsiasi logica di dialogo e concertazione tipico della politica. Confido nel lavoro di forze dell’ordine e magistratura per individuare i responsabili. Non mi ritengo preoccupato per la mia incolumità, ma per il clima da caccia alle streghe che sta traghettando la nostra società dalla protesta sul web, alla possibilità che qualcuno compia delle sciocchezze di ben altra natura”.