Liborio Previti
CATANIA. Da ieri mattina Liborio Previti, il 33enne giarrese raggiunto martedì scorso da fermo di indiziato di delitto per il tentato omicidio di Sebastiano Flori, è tornato in libertà. Così ha disposto il Gip di Catania Francesca Cercone dopo l’udienza di convalida, tenutasi giovedì, nel corso della quale l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per il giudice non ci sarebbero i gravi indizi di colpevolezza per convalidare il fermo e applicare la misura cautelare in carcere, come chiesto dal sostituto procuratore di Catania Marco Bisogni. Soddisfatto il difensore di fiducia Cristoforo Alessi. “Dall’esame degli atti è subito emerso che il mio assistito non è coinvolto nella vicenda – ha spiegato il legale – Non posso che ritenermi soddisfatto della decisione del Gip”.
Convalidati, invece, i fermi di Giuseppe Castorina e Luigi Falzone, per i quali il giudice ha disposto anche l’applicazione della misura cautelare in carcere. I nomi di questi ultimi sarebbero stati captati dai carabinieri della Compagnia di Giarre nel corso di una conversazione intercorsa tra Sebastiano Flori, vittima del primo agguato a Mascali, ed un congiunto.
Intanto nei giorni scorsi Flori è stato nuovamente sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti. Con la scarcerazione di Previti restano otto le persone chiuse in carcere per il duplice agguato di Mascali e Riposto. Le indagini non sembrerebbero ancora chiuse. Non si escludono nuovi colpi di scena.
