PALERMO – Un tavolo tecnico con il Suap, l’ufficio Traffico, i vigili urbani e il consiglio comunale per venire a capo della vicenda dei librai di via Libertà, che tanti problemi sta creando all’amministrazione Orlando. Dopo giorni di roventi polemiche, il comune di Palermo prova a mettere una pezza a quello che è stato un vero e proprio pasticcio: lo sfratto intimato alle bancarelle di libri, che ormai da anni sono sulla principale via cittadina, ha infatti creato un vespaio di proteste anche da parte della stessa maggioranza che sostiene il sindaco.
L’assessore Sergio Marino ha così deciso di convocare tutti per lunedì 28 gennaio, nella speranza di trovare una soluzione. La decisione di mandare via i librai, di cui Marino si è detto all’oscuro, nascerebbe dal conflitto con le piste ciclabili realizzate sui marciapiedi: una vicenda intricata, su cui ha provato oggi a fare luce anche la commissione guidata da Ottavio Zacco (Sicilia Futura).
“Quando il Suap si è ritrovato a rinnovare la concessione del suolo pubblico – spiega Zacco – ha chiesto parere alla Sovrintendenza e alla Mobilità: la sovrintendenza ha segnalato il potenziale pericolo che nasce dalla coesistenza delle bancarelle e della pista ciclabile e così la Mobilità ha posto il problema”. Il punto è che l’ordinanza che ha istituito la corsia ciclabile, risalente al 2016, prevedeva una fase di sperimentazione che però è diventata in qualche modo definitiva, forte anche di un parere ministeriale del 2001 che non vieta di realizzare la pista sui marciapiedi, ma a patto che questi siano larghi almeno un metro e mezzo e che non siano troppo affollati di pedoni.
“L’ufficio Traffico effettuerà una misurazione dei marciapiedi e fornirà una relazione all’assessore e alla commissione per capire se la pista ciclabile può restare lì dov’è – continua Zacco – La commissione ha comunque stabilito che le bancarelle non si sposteranno”.
“Siamo soddisfatti – dice Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo che oggi era presente in commissione – per la volontà di salvaguardare i librai, sia come portatori di interessi che come soggetto culturale. La sospensione del provvedimento non è che il primo passo verso un percorso che, non solo salvaguardi l’attività dei librai ambulanti, ma consenta loro un rilancio sia dal punto di vista economico che di baluardo della cultura. Noi faremo la nostra parte promuovendo iniziative culturali con particolare riferimento alla valorizzazione di Palermo e della Sicilia”.