L'inchiesta sul riciclaggio | Sospeso il funzionario coinvolto - Live Sicilia

L’inchiesta sul riciclaggio | Sospeso il funzionario coinvolto

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta

L'annuncio da parte del governatore Crocetta: il settore Beni e servizi della Regione, in cui lavora Leonardo Di Giovanna, verrà sottoposto a monitoraggio. ll governo regionale si costituirà parte civile nell'eventuale procedimento penale a carico del dipendente.

Nuove rotazioni in vista
di
2 min di lettura

PALERMO – C’é anche un funzionario della Regione Siciliana, Leonardo Di Giovanna, tra i 34 arrestati dalla guardia di finanza che hanno scoperto una organizzazione che tentava di riciclare denaro attraverso la compravendita di valute estere e la commercializzazione di oro. Di Giovanna è un dipendente del settore Beni e servizi. Il governatore Crocetta, esprimendo l’apprezzamento nei confronti della magistratura palermitana e della guardia di finanza, ha spiegato che l’uomo “è stato già sospeso”.

“L’arresto di Di Giovanna – aggiunge Crocetta – mostra il livello pericoloso di infiltrazioni che esistono all’interno della macchina burocratica regionale, la necessità di rafforzare le misure necessarie di controllo monitoraggio e rotazione”. Crocetta annuncia che “entro oggi verranno presi necessari provvedimenti cautelativi a difesa della Regione e della sua immagine, che il governo regionale si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico del dipendente e che attuerà sin da oggi provvedimenti adeguati”. Il governatore annuncia inoltre che “il settore beni e servizi del cerimoniale sarà oggetto nei prossimi giorni di una rotazione molto ampia, quasi totale, a tutela dell’immagine della Regione e degli stessi lavoratori”.

Il funzionario, insieme ad altre 11 persone, è ai domiciliari; altre 22 persone sono in carcere: tra loro un giudice del Tar del Lazio e due carabinieri. Nell’inchiesta risultano indagate complessivamente 38 persone. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Palermo Guglielmo Nicastro che ha disposto una ottantina di perquisizioni tra le quali alcune nell’ufficio del Tar del giudice e nella sua abitazione. Agli indagati è contestato, a vario titolo, il reato di associazione a delinquere finalizzato al riciclaggio “attraverso l’esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria e attraverso l’uso di artifici diretti a eludere il sistema della tracciabilità delle operazioni finanziarie aggirando il circuito bancario”. Ad alcuni degli indagati viene contestata anche l’associazione a delinquere finalizzata all’importazione e al commercio in Italia di oro. La parte più ampia dell’indagine verrà trasferita alla procura di Roma competente per territorio, a Palermo rimarrà la tranche relativa al commercio di oro che coinvolge, tra gli altri, il tributarista di Vito Ciancimino Gianni Lapis.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI