PALERMO. Domani ci sarà lo sciopero nazionale della scuola indetto dalla Cgil. Migliaia di studenti scenderanno nelle piazze italiane. Accanto agli studenti saranno coinvolti anche i docenti, il personale ATA e i dirigenti. I motivi della protesta sono innanzitutto le misure restrittive della spending review con un taglio di 200 milioni di euro, le retribuzioni sono tra le più basse d’Europa. Altro motivo spinoso è quello delle pensioni. La nuova legge blocca infatti il rinnovamento di personale nella scuola. Non manca di certo una critica al maxi-concorso indetto dal ministro Francesco Profumo considerato “una truffa” in quanto può partecipare a esso solo chi è già abilitato e solo chi ha preso la laurea prima del 2001, lasciando fuori milioni di giovani laureati.
Altro motivo di critica è l’assenza di investimenti per i laboratori e le nuove tecnologie, necessari e urgenti per mettere la didattica al passo con i tempi. E infine l’edilizia scolastica, viene chiesto infatti che le strutture scolastiche siano messe in sicurezza. Quella di domanì non sarà l’unica giornata di protesta. Lo sciopero sarà accompagnato da cortei che percorreranno le strade di molte città d’Italia per chiedere più investimenti e un cambio di rotta nelle politiche per l’istruzione.