Lo scooter come ariete e le rapine, traditi da tatuaggio e microspie - Live Sicilia

Lo scooter come ariete e le rapine, traditi da tatuaggio e microspie

Due arresti allo Zen

PALERMO – Usarono come ariete uno scooter rubato. Si lanciarono a tutta velocità contro la saracinesca dell’ufficio postale di via Gino Zappa allo Zen.

I presunti autori di quella tentata rapina e di una riuscita ai danni di un corriere di sigarette sono stati arrestati dai poliziotti del commissariato San Lorenzo. A tradirli, secondo l’accusa, un tatuaggio, i vestiti e le intercettazioni.

Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto nei confronti di due palermitani residenti nel quartiere Zen.

Il provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari Rosario Di Gioia è scattato per Giuseppe Basile, 29 anni, e Davide La Rosa, 21 anni. Al primo la Procura della Repubblica contesta due rapine al secondo solo un colpo.

Secondo le indagini dei poliziotti, lo scorso 29 dicembre in tre sono entrati all’ufficio postale allo Zen per portare via i soldi della cassa continua. Tra loro ci sarebbe stato Basile.

Tentarono di sfondare la saracinesca. La prontezza di riflessi della direttrice svento il colpo. La donna si chiuse in una camera con i vetri antisfondamento e i tre scapparono senza riuscire ad arraffare il bottino. Per questo tentato colpo sono ricercati altri due giovani.

L’assalto al furgone di sigarette

Il 25 gennaio di quest’anno i due arrestati avrebbero assaltato in via Einaudi il furgone di sigarette portando via otto colli. Minacciarono con la pistola l’autista.

Anche in questo caso ad entrare in azione sono stati in tre a bordo di una Fiat Panda. Per questo colpo gli agenti cercano ancora un complice.

Basile è stato riconosciuto grazie alle immagini di una telecamera di videosorveglianza un cui si vede il rapinatore che indossa un cappellino con la scritta “Icon”, una tuta “Adidas” e un paio di sneakers bianche. Capi di abbigliamento compatibili con quelli trovati a casa di Basile. Compatibile sarebbe pure il tatuaggio seppure leggermente modificato dopo il colpo.

Infine, colli di sigarette sono stati localizzati con il Gps in via Primo Carnera all’interno in un magazzino non lontano da via Fausto Coppi dove abita Basile.

La Rosa, dopo aver mantenuto una certa prudenza durante la convocazione al commissariato San Lorenzo, è stato intercettato. “Mi devo prendere tutte le sigarette che ancora ho conservato da allora, dalla rapina, me li vendo e mi prende i soldi, sono 100 stecche”, hanno registrato le microspie piazzate dai poliziotti del commissariato San Lorenzo. Secondo i pm si tratta di una confessione.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI