Musumeci: "Sicilia penalizzata" | Orlando: "Stato garantisca i fondi" - Live Sicilia

Musumeci: “Sicilia penalizzata” | Orlando: “Stato garantisca i fondi”

Le critiche del governatore e del sindaco di Palermo.

Il bando periferie
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PALERMO – “Più che facilitare gli investimenti nelle aree degradate del Paese, si sono congelati anche quelli già finanziati”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando la definitiva conversione in legge del ‘decreto milleproroghe’ che rinvia la copertura finanziaria per la riqualificazione di 120 periferie in Italia. “Una decisione – continua il governatore – che in Sicilia blocca molti progetti (nei Comuni capoluogo e nelle Città metropolitane) che avrebbero portato investimenti per diverse centinaia di milioni di euro. Una scelta sbagliata perché penalizza, ancora di più, le aree già svantaggiate come la Sicilia: e a subirne gli effetti saranno i più deboli”.

“La vicenda del ‘Bando periferie’ sta evidenziando, ben oltre la specificità del caso, la crisi di un sistema di rapporti e relazioni fra le istituzioni che ha radici lontane nel tempo”. Ne è convinto il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, che in una lettera inviata a tutti i sindaci italiani torna sullo stop ai fondi. Per Orlando “ormai da diversi anni, se non decenni, il sistema delle autonomie locali, dei Comuni e degli enti di area vasta, è divenuto la ‘camera di compensazione’ su cui le autorità nazionali, e a volte quelle regionali, scaricano il peso di una politica, sarebbe meglio dire di ‘non-politica’ di ‘spending review’. Un approccio che sta di fatto tentando di diluire il deficit statale e sostenere le scelte amministrative-legislative nazionali – prosegue il sindaco di Palermo – attraverso la drastica riduzione, fin quasi alla cancellazione, dei trasferimenti ordinari verso i Comuni. Già il fatto che la recente polemica nasca da un ‘bando’ è indicativo dei tempi e dei metodi – spiega ancora – perché su temi come la coesione territoriale o la solidarietà sociale, ma potrei citare anche la sicurezza delle scuole o la prevenzione dei rischi del territorio, si ricorre sempre più ad un meccanismo concorsuale, che pone i Comuni gli uni contro gli altri. Possibile che Palermo debba gioire se il suo progetto per il quartiere X viene approvato a danno del quartiere Y di Milano, piuttosto che del quartiere Q di Napoli? O che Roma debba gioire per un progetto approvato a danno di Torino? Possibile che il Comune già dotato di risorse e strutture per la progettazione debba sistematicamente ‘vincere’ sul Comune che ha meno risorse?”. Il sindaco di Palermo sottolinea inoltre il fatto che i temi e gli argomenti in campo riguardano “diritti fondamentali”: “Possibile – si chiede – che su temi come la sicurezza degli edifici scolastici, lo Stato inneschi la competizione fra Comuni piuttosto che dare strumenti per la garanzia di diritti costituzionalmente garantiti?”. Da qui l’analisi politica dei rapporti fra le Istituzioni: “Assistiamo – afferma il presidente di Anci Sicilia – a una rottura del patto istituzionale che per decenni ha visto una forte concertazione e collaborazioni fra Stato e Comuni, passando per Regioni ed enti intermedi. Oggi troppe volte la legislazione sottovaluta effetti destabilizzanti prodotti dallo stesso sistema normativo in danno degli Enti locali. Il necessario consolidamento dei conti pubblici sta di fatto redistribuendo il debito e il deficit dello Stato sugli enti locali, riducendo al minimo la loro capacità di fornire servizi essenziali”. Da Orlando, quindi, un appello e una richiesta: “Chiediamo che sia rispettato il ruolo istituzionale delle autonomie locali previsto dalla Costituzione. E già il fatto di essere costretti a formulare questa richiesta è la conferma di una crisi di sistema che penalizza i servizi ai cittadini e mortifica la complessiva realtà democratica rappresentativa del nostro Paese”.

“Il confronto tra l’Anci e il governo nazionale sul bando periferie è naufragato per la volontà di Lega e M5s di sottrarre milioni di euro alle città italiane, tra cui anche quelle siciliane. Uno schiaffo del premier Conte che si è sbugiardato da solo, dopo le dichiarazioni rilasciate a Brancaccio. La prova che bene ha fatto il sindaco Orlando a protestare platealmente: Italia dei Valori è pronto alla mobilitazione”. Lo dice Paolo Caracausi, vice segretario di Idv Sicilia.

“I nostri timori erano purtroppo fondati: il Governo Conte, sostenuto da Salvini e Di Maio, ha realizzato uno scippo da centinaia di milioni di euro ai danni degli italiani e in particolar modo di coloro che vivono nelle zone più disagiate del Paese – dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo – Il bando periferie è finito nel congelatore, le risorse sono state dirottate altrove e il fantomatico accordo con l’Anci si è rivelato un bluff: un’operazione che ha privato le periferie di Palermo di investimenti per 118 milioni di euro, nonostante la passerella del Presidente del Consiglio a Brancaccio di una settimana fa, ma in generale ha tolto 4 miliardi ai progetti preparati da 96 comuni di tutta Italia. Il Partito Democratico farà sentire la propria voce in ogni comune italiano, a partire proprio da Palermo: non ci fermeremo e non consentiremo a leghisti e grillini di prendere in giro i cittadini”.


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