PALERMO – Quella di ieri per Giuseppe Porello ed Annalisa Sebastiano non era una domenica qualunque: era il loro anniversario di matrimonio, due anni di felicità coronati dalla nascita della loro prima figlia, Chloe, due mesi a fine luglio. Una giornata di sole che avevano scelto di trascorrere facendo una passeggiata vicino al mare per prendere un gelato e godere dei sorrisi della loro bambina. Ma il ritorno a casa ha teso alla famiglia del Villaggio Santa Rosalia una trappola terribile ed ha strappato per sempre dalle braccia dei suoi genitori la piccola Chloe.
L’incidente avvenuto ieri sera sull’autostrada A19 Palermo-Catania, non ha infatti lasciato scampo alla neonata: la Seat Ibiza sulla quale si trovava insieme a mamma e papà si è scontrata con un’auto ferma in corsia d’emergenza e l’impatto l’ha scaraventata fuori dal finestrino. La scena a cui decine di automobilisti hanno assistito poco prima di rimanere incolonnati per ore nel tratto tra Trabia ed Altavilla Milicia era drammatica: la macchina si è capovolta in seguito allo schianto e mentre i genitori sono rimasti intrappolati nell’abitacolo, la piccola e il cestone in cui si trovava fino a pochi secondi prima, sono finiti sull’asfalto.
Nell’incidente è stata coinvolta anche una Golf e altre due donne sono rimaste lievemente ferite. Il cuore della bimba ha smesso di battere nella notte all’ospedale Di Cristina del capoluogo, dove nel giro di pochi minuti sono giunti i parenti del padre e della madre. La speranza è rimasta appesa ad un filo per alcune ore, poi la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare: la piccola Chloe non ce l’aveva fatta. Troppo gravi i traumi riportati e nonostante i tentativi dei medici di strapparla alla morte, non c’è stato niente da fare.
I genitori, entrambi 27enni, sono stati nel frattempo estratti dalle lamiere e trasportati in ospedale perché hanno riportato diverse fratture. La madre della bimba, in particolare, è rimasta pesantemente ferita alle gambe e dovrà essere sottoposta ad un intervento chirurgico. Stamattina, dopo il suo trasferimento dall’ospedale di Termini Imerese al Civico di Palermo, è stata accompagnata da un’ambulanza alla camera mortuaria dello stesso nosocomio dove si trova la sua bambina. Pochi minuti ed è stata riportata in reparto con una barella. Disperata, insieme al marito che ha un braccio ingessato, ha stretto forte la minuscola bara bianca circondata da peluches, in cui si trova la loro Chloe.
Attorno a loro, decine di amici e parenti i cui occhi esprimono immenso dolore, ma anche rabbia. “Non si può perdere una bambina così – urla una donna tra le lacrime – non si può. Era appena nata, non è possibile, non ci voglio credere”. E i volti, in effetti, all’interno della cappella dell’ospedale Civico, sono quelli dell’incredulità. “Siamo distrutti per quello che è successo a mio cugino – dice Giuseppe – non abbiamo parole per descrivere questa tragedia”.
Il padre della piccola si siede in ginocchio, davanti alla sua bambina e scoppia in un pianto disperato: “No, no. Gioia mia, come faremo senza di te. E’ un incubo, mi voglio svegliare”. Una realtà inaccettabile per una giovane coppia che ieri voleva solo trascorrere una giornata spensierata d’estate. “Da quando era arrivata Chloe – racconta una parente di Annalisa Sebastiano – la loro gioia aveva raggiunto l’apice. Che destino terribile, come potranno darsi pace. Erano pronti ad organizzare una festicciola per il suo secondo mese di vita, fra qualche giorno, ma adesso per noi tutti c’è solo spazio per il dolore”.