Parlano con i giornalisti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, al termine della conferenza stampa congiunta sui fondi europei a Palazzo d’Orleans. Ma i due Raffaele, il ministro Fitto e il governatore Lombardo, su Lampedusa e sull’immigrazione suonano musiche molto diverse. Se Fitto promuove il lavoro del governo a Lampedusa (“Abbiamo affrontato un’emergenza che non ha precedenti”), Lombardo non fa sconti a Berlusconi. E se la prende pure con Sarkozy: “Accanto all’inadeguatezza del governo a fronteggiare il fenomeno dei profughi – ha detto ai cronisti il governatore -, quello che lascia increduli è ciò che si sta lasciando fare alla Francia e alla sua politica neocolonialista, in Costa d’Avorio o in Libia”.
E, a proposito di Francia, Fitto e Lombardo concordano sul permesso temporaneo: “E’ coerente con le direttive Ue, domani il ministro Maroni verificherà le posizioni della Francia”, dice Fitto. Lombardo, parlando di Lampedusa, tocca lo stesso tema: “I profughi sono stati portati via ma mi preoccupa quello che può arrivare dal fronte libico. O si chiude il rubinetto, facendo in modo che questa gente resti lì, o si fa funzionare questo permesso temporaneo di soggiorno, ma a quel punto la Francia non può certamente respingere questi profughi, che per il 99 per cento vogliono proprio raggiungere la Francia”.