PALERMO – La vittoria di domenica scorsa del Palermo contro la Fiorentina al “Renzo Barbera” ha inaspettatamente riaperto la lotta per non retrocedere. I rosa, con un piede e mezzo in cadetteria, contro ogni pronostico si sono riportati in corsa dando vita ad un finale di stagione ancora tutto da scrivere. A questo punto del campionato, con il Pescara già aritmeticamente in B, a rischiare sono ancora quattro squadre per due retrocessioni: sarà dunque una sfida all’ultimo sangue tra Palermo, Crotone, Empoli e Genoa che dovranno certamente dimostrare qualcosa in più di quanto fatto finora per potersi guadagnare la permanenza nella massima serie.
A quattro giornate dal termine in fondo alla classifica qualcosa si sta muovendo, che sia perché le squadre già salve scendono in campo con meno motivazione, o perché le protagoniste della corsa alla salvezza hanno finalmente deciso di giocare col coltello in mezzo ai denti. La cosa certa è che l’Empoli e, soprattutto, il Crotone hanno iniziato a spingere sull’acceleratore, con un Palermo cha ha dato segnali di risveglio ed un Genoa che al momento resta a guardare: tre vittorie e due pareggi nelle ultime cinque partite per i calabresi che iniziano a soffiare sul collo dei toscani, fermi a 29 punti, ma reduci da due vittorie ed un pari in altrettante uscite; il Grifone, in questa mini classifica, al momento resta al comando ma rimane in caduta libera, mentre i rosanero con 4 punti nelle ultime tre prova a farsi nuovamente sotto.
Parlando un po’ in termini quasi ‘fantacalcistici’, il Palermo può e deve provare a salvarsi fino all’ultimo. Analizzando il calendario l’impresa del Palermo sembra addirittura fattibile, se non fosse che la formazione di mister Bortoluzzi dovrebbe vincere tutte e quattro le sfide, ovvero ottenere tante vittorie quante ne ha ottenute fino ad oggi. Eppure il Palermo dovrà affrontare un Chievo del grande ex Sorrentino che non ha più nulla da chiedere al campionato, sebbene sia reduce da una vittoria esterna sul Genoa, per poi giocare proprio contro i liguri al “Barbera”, prima di andare a fare visita al già retrocesso Pescara di Zemane e finire con un altro scontro diretto, quello con l’Empoli di nuovo nell’impianto di viale del “Fante”. Quattro partite sulla carta più che abbordabili e che dovrebbero fruttare, se vogliamo sperare in una salvezza per i rosa, tutti e 12 punti disponibili facendo lievitare il Palermo a quota 31.
Per quanto riguarda il Crotone, che fin qui è la squadra che ha cercato più di tutte di dare la sterzata, il calendario offre due partite da bollino verde e due da rosso: i calabresi a Pescara nel prossimo turno, poi allo “Scida” affronteranno un Udinese senza troppe pretese, prima di cercare di strappare miracolosamente un risultato positivo contro la Juventus allo “Stadium” e la Lazio in casa. Le squalifiche di Lorenzo Crisetig e, ancor di più, di Diego Falcinelli, vero trascinatore dei rossoblu in questo finale di campionato, potrebbero però complicare i piani di Davide Nicola: se con Juve e Lazio può darsi per scontata la sconfitta, il Crotone potrebbe fare 4 punti nel doppio confronto con Pescara e Udinese concludendo la sua stagione a quota 29 punti.
Procedendo, per così dire, per assurdo, l’Empoli dovrà cercare di fare più punti possibili con il Bologna in casa ed a Cagliari, dando per scontato il ko interno al penultimo turno con un’Atalanta che insegue il sogno europeo dopo un’annata sfavillante, prima di salutare la stagione a Palermo. Se con le due formazioni rossoblu i toscani possono ottenere due risultati positivi, sarà ben più difficile fare lo stesso con i bergamaschi e a Palermo, qualora al “Barbera” i rosanero si dovessero presentare ancora in corsa per la salvezza all’ultima giornata e gli stessi uomini di Martusciello già salvi. Ipotizzando una vittoria, un pareggio e due sconfitte, l’Empoli si potrebbe accontentare di terminare il suo cammino a quota 33 punti.
Infine arriva il turno del Genoa, come già detto, al comando momentaneamente della mini-classifica, ma non per questo più al sicuro delle altre concorrenti. Il Grifone attraversa un periodo nerissimo che perdura da diversi mesi: prima l’esonero di Juric e l’approdo in liguria di Mandorlini, poi il ritorno del tecnico croato che però non ha ancora dato i suoi frutti. Emblematica la fuga dello stesso Juric andato via in lacrime dalla sala stampa domenica scorsa al termine della sconfitta con un Chievo già salvo. Il Genoa, che in quattro mesi e mezzo è riuscito a vincere solo ad Empoli, ha un calendario a dir poco pessimo: domenica ospiterà l’Inter di Pioli obbligata a vincere per puntare all’Europa League, poi dovrà vedersela direttamente col Palermo al “Barbera”, prima di sfidare un Torino senza aspettative al “Ferraris” e chiudere in casa contro la Roma. Da questa sfilza di incontri non sarebbe poi tanto assurdo pronosticare che il Genoa possa uscirne con solo un punto tra le mani, terminando il campionato a quota 31.
Mettendo insieme i conti si avrebbe questa classifica: Empoli 33, Palermo 31, Genoa 31 e Crotone 29. I rosanero, appaiati ai genoani, si salverebbero in virtù degli scontri diretti favorevoli insieme all’Empoli, mentre clamorosamente potrebbero retrocedere in Serie B il Genoa ed il Crotone. Fantacalcio, una proiezione esageratamente ottimistica e quasi impossibile. Ma come si suol dire, non succede, ma se succede…