Lui è peggio di me

La sfida, in effetti, è allettante.Venghino signori, venghino al primo suono del gong. Le ostilità sono state aperte da Diego Cammarata, il sindaco di Palermo, che da un po’ di tempo ha capito che deve picchiare duro e in anticipo se non vuole soccombere. Perciò Diego disse: “Il governo Lombardo è il peggiore della storia”. Nessuna replica diretta,  a parte qualche fucilata della confraternita, da Raffaele. Ma risponderà, potete giurarci.
Raffaele è fatto così, prende tempo prima di piazzare la replica urticante. E’ un finto calmo, uno che ha messo una coltre di ghiaccio intorno a se stesso per mimetizzare il fuoco. Però si inviperisce anche lui. E di solito risponde, menando fendenti con risposte in catanese gotico, lo diciamo non riguardo all’accento, ma riguardo alla edificazione sintattica del pensiero. Dunque, risponderà. E probabilmente dirà quello che alcuni lettori hanno già detto: come fa Diego a parlare? D’altro canto, Diego si è stufato di essere l’agnus dei delle sollevazioni popolari. Si vede incastrato come un facile capro espiatorio. E reagisce.
Le distanze, poi, sono siderali pure dal punto di vista personale. Ve lo immaginate Lombardo alla Cuba? Ed è pure difficile immaginare Diego alle prese con la parola “delinquentastri”, un po’ di idioma paperopolese, tanto cara al governatore. Venghino signori, la sfida è aperta. Fuori c’è munnizza e c’è disperazione. Sotto il tendone, almeno, ci saranno cazzotti alla Bud Spencer. Ci sarà da ridere. Non sono previsti rimborsi.