Il M5s attacca sulla rete ospedaliera | "Nessun ok a scatola chiusa" - Live Sicilia

Il M5s attacca sulla rete ospedaliera | “Nessun ok a scatola chiusa”

Cappello: "Un colpo di mano del governo in piena regola. Le assunzioni? Non sono dietro l'angolo".

Sanità
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PALERMO – “Un colpo di mano del governo in piena regola. Non si può definire in altro modo, ma non avranno mai il nostro ok a scatola chiusa”. Il M5s reagisce così alla richiesta del governo di un parere immediato sulla rete ospedaliera arrivata oggi in commissione Salute all’Ars. “È stato praticamente un blitz – dice il deputato grillino Francesco Cappello – che, per noi, ovviamente, non avrà seguito. Dare l’ok senza esaminare per bene una cosa così complessa e delicata è una follia. Tra l’altro noi siamo nettamente critici sul piano, che non possiamo che definire un libro dei sogni che ci dice solo una cosa: la campagna elettorale è definitivamente partita”.

Per il M5s, nonostante l’ok di Roma, sul tappeto restano mille interrogativi:Sarebbe bello capire, ad esempio – afferma il deputato – quando la rete così disegnata potrà entrare a regime. Quali sono gli interventi sulla assistenza sanitaria territoriale e come integrarla con l’assistenza ospedaliera. E ancora qual è la proposta di riorganizzazione della rete di emergenza territoriale, quali e quante sono le risorse disponibili e quali e quanti sono gli investimenti programmati. L’obiettivo primario – afferma Cappello – dovrebbe essere quello di integrare il sistema di emergenza al fine di garantire l’omogeneità e la continuità tra il sistema di emergenza territoriale 118 e i Pronto soccorso e DEA , ma la rete ospedaliera progettata ha evidenti limiti. Il primo, ad esempio, è quello legato all’adeguamento strutturale ed organizzativo delle strutture ospedaliere, specialmente quelle individuate quali spoke DEA di I livello, ed alla ingenti risorse necessarie: non basterà il triennio 2016/2018 e forse nemmeno il successivo triennio”.

“Secondo questa rete – prosegue Cappello – si avranno territori di serie A, con strutture hub, spoke e di base, e territori di serie B, alcuni addirittura con gravi carenze anche per i servizi ospedalieri di base e, quindi cittadini di serie A e cittadini di serie B. Molti territori e tanti cittadini dovranno attendere forse fino al 2021. Lo stesso documento metodologico trasmesso da Roma – aggiunge Capello – fa riferimento alla necessità di riorganizzare e riformulare la rete dell’emergenza ospedaliera e territoriale evidenziando criticità nella centralizzazione delle alte specializzazioni in tre sole aree metropolitane (Palermo, Catania e Messina), la parcellizzazione dell’ organizzazione ospedaliera in periferia, le difficoltà di integrazione territorio-ospedale. Tutti nodi che dovranno essere sciolti nel primo triennio 2016/2018″.

Critico il M5s anche sui privati: “Se la rete fosse approvata esattamente come proposta dal governo – sostiene Cappello – tutto rimarrebbe immutato, e quindi continuerebbe lo strapotere dei privati sulla sanità pubblica, con i primi che continueranno a godere di privilegi inaccettabili”. E infine le assunzioni. “Ci piacerebbe, ma non ci riusciamo proprio a farlo – dice Cappello – condividere l’ottimismo sull’avvio di stabilizzazioni e concorsi in tempi brevissimi. A nostro avviso questi non sono per nulla dietro l’angolo, come Gucciardi e Faraone affermano. Ma anche questa non sarebbe una notizia. Da anni, su questa vicenda, assistiamo ormai a vuoti annunci e spot, che ora diventano ancora più sospetti ed insopportabili, visto che ci si avvicina a grandi passi alle elezioni”.

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