PALERMO- Non c’è pace per i i grillini di Palermo, coinvolti nell’inchiesta sulle firme ‘false’ per presentare le liste alle comunali del 2012. Secondo quanto contenuto in un esposto presentato alla procura e all’Ordine degli avvocati di Palermo dai deputati Nuti, Mannino e Di Vita, tutti indagati e sospesi, e da Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto, non indagate, sarebbe stato l’avvocato Ugo Forello, tra i fondatori del movimento antiracket ‘Addiopizzo’ “a pilotare le dichiarazioni” della deputata pentita, Claudia La Rocca, che dopo l’apertura dell’inchiesta ha deciso di presentarsi in procura e collaborare alle indagini.
“Ho scelto di collaborare con la magistratura ritenendo di fare semplicemente la cosa giusta, come il mio collega Giorgio Ciaccio. Essere accusata di essere stata “manovrata” è illogico e offensivo, avendo messo in discussione tutto il mio lavoro di questi anni. Trovo le loro parole, illazioni gravi, è surreale pensare di essermi autoaccusata per aderire ad una specie di complotto. Credo si sia perso il senso della ragionevolezza e della realtà. Confido nella magistratura” dice all’Adnkronos La Rocca riguardo all’esposto.