PALERMO – “Bene Pd e M5S sul dialogo costruttivo con Sud chiama Nord in Sicilia”: le parole di Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord tracciano la strada dell’alleanza. All’orizzonte, però, seppure lontano nel tempo, Castelli vede un solo uomo capace di guidare la Regione: il suo leader, Cateno De Luca, che nel frattempo lancia bordate contro il governo di Renato Schifani.
Alleanza possibile
“L’obiettivo comune adesso è costruire un’alleanza solida che possa andare a governare la Regione, allargando ancor di più il perimetro verso quelle forze politiche alternative al governo .- aggiunge – e che non si riconoscono negli estremismi e nel mal governo. Ci sarà tempo per definire il nome del candidato presidente, anche se ad oggi c’è solo una persona che da sola è stata in grado di prendere 500mila voti alle ultime regionali ed è Cateno De Luca. Ma in maniera condivisa si arriverà alla scelta del nome”.
Il tema dell’alleanze tiene banco. C’è chi, come i deputati dem, crede in una prospettiva politica comune che vada oltre l’intesa stretta nelle ore della Finanziaria con Movimento cinque stelle e Sud chiama Nord. Ma c’è pure chi, come Antonio De Luca, capogruppo del Movimento cinque stelle all’Ars, frena gli slanci.
“Intanto dai dati in nostro possesso Sud chiama Nord sta crescendo in tutta Italia e dal 2 marzo, giorno dell’assemblea nazionale di Taormina, avremo definitivo un’organizzazione capillare in tutte le regioni del nostro Paese, che ci permetterà di essere presenti alle elezioni su tutto il territorio nazionale “, conclude Castelli.
De Luca a Schifani: “Un anno di nulla”
Mentre si guarda al futuro, Cateno De Luca si concentra sul presente. “Un anno di… nulla! Risultati che non ci sono. Nessuno li ha visti, così come non abbiamo visto il presidente Schifani in aula durante la discussione sulla legge di stabilità. Leggere la relazione di un anno di attività del Governo Schifani è imbarazzante”, commenta il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca. Lo spunto è il report presentato alla stampa dal governo Schifani sull’attività del primo anno.
“Schifani,- afferma De Luca – racconta una Sicilia che non esiste presentando un report fake. Tra i dati che riporta voglio accendere l’attenzione su alcune voci. Parto ovviamente dal capitolo Salute. A leggere il report va tutto bene. La sanità in Sicilia funziona. Schifani ci racconta che le liste d’attesa a fine 2023 sono state ridotte dell’88,2% per i ricoveri e del 92% per le prestazioni ambulatoriali. Addirittura nella provincia di Trapani sono state azzerate. Peccato che i siciliani vivano un’altra realtà e debbano fare i conti non soltanto con le liste d’attesa ma anche con ospedali depotenziati e servizi carenti o assenti in alcuni casi. Mio padre per esempio aspetta da aprile 2023 l’assegnazione del logopedista per fare terapia riabilitativa e ancora aspettiamo! Forse, e mi rivolgo al Presidente Schifani, le liste d’attesa non esistono per i vostri amici”.
“Propaganda sfrontata”
“Siamo di fronte ad una propaganda sfrontata – tuona de Luca -. Anche di questo parleremo nel corso di una conferenza stampa in programma mercoledì 31 gennaio nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni a Palermo. Insieme alle opposizioni analizzeremo e smonteremo punto su punto le falsità di questo report in cui si omette di dire che gli unici risultati concreti che questo Governo ha ottenuto lo ha fatto grazie al lavoro delle opposizioni.- aggiunge – I Siciliani meritano di sapere la verità e ci penseremo noi a dirla. Ovviamente l’invito al confronto al Presidente Schifani è sempre valido. Lo aspetto così come lo abbiamo aspettato in questi mesi in aula senza tuttavia mai vederlo ad eccezione di qualche breve apparizione del suo ologramma”.