04 Novembre 2018, 19:44
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PALERMO – Alla conta dei danni del maltempo, adesso si aggiunge anche l’emergenza percolato a Bellolampo. Le piogge incessanti degli ultimi giorni infatti non hanno provocato solo smottamenti e inondazioni con terribili conseguenze, come dimostra la tragedia di Casteldaccia, ma rischiano di avere pesanti ripercussioni anche sulla discarica di Palermo.
Il problema è dato dal percolato, cioè dall’acqua che si insinua nelle vasche di rifiuti e che fuoriesce carica di sostanze inquinanti: un liquido che di norma viene trasportato in appositi impianti per lo smaltimento, ma che l’eccezionale quantità di pioggia caduta in poche ore ha fatto aumentare a dismisura. Il pericolo è che il percolato, per quasi il 90% prodotto dalle cinque vasche ormai sature che il Tar ha sancito non essere più competenza della Rap, possa tracimare inquinando il terreno e le falde acquifere.
Un rischio ambientale elevatissimo che ha spinto il Comune a chiedere alla sua partecipata di monitorare costantemente la situazione: la Rap così ha prima drenato l’acqua piovana verso il canale Celona e poi iniziato a riempire le autobotti per trasportare il liquido inquinante ad Acqua dei Corsari, dove sorge un piccolo impianto di smaltimento dell’Amap che è ancora in attesa dell’autorizzazione per il potenziamento. L’impianto può smaltire al massimo due autobotti al giorno, ma le previsioni, in base alle piogge delle ultime 48 ore, sono di arrivare a riempire ben 30 autobotti che Palazzo delle Aquile però non ha, così come vanno messe a disposizione le risorse economiche per vasche che, secondo i giudici amministrativi, non sono di competenza del Comune. “Stiamo lavorando ormai da 36 ore, col personale a Bellolampo che non si è fermato un minuto – dice Norata – Faremo tutto quanto necessario, speriamo con il supporto delle strutture regionali, per evitare situazioni di pericolo ambientale”.
Un appello rilanciato dal sindaco Leoluca Orlando anche al tavolo prefettizio con il premier Giuseppe Conte e i vertici nazionali e regionali della Protezione civile. “Ormai da 36 ore è costante l’impegno di tutti i settori e tutte le aziende del Comune di Palermo – ha chiarito il primo cittadino –
Personale e mezzi della Rap, dell’Amap, dell’Amg e della Polizia Municipale sono all’opera non soltanto per fronteggiare l’emergenza in città, ma per dare supporto a tutti i comuni e gli enti che ne hanno bisogno, sia per ripristinare servizi essenziali sia per prevenire nuovi problemi. Per questo ho chiesto alla Rap e all’Amap di attivarsi, benché non sia di loro competenza, per evitare che il percolato delle cinque vasche dismesse di Bellolampo possa tracimare con un gravissimo danno ambientale”.
Amap inoltre è in contatto con i Comuni dell’area metropolitana, anche con quelli che normalmente gestiscono in proprio le reti idriche, per eventuali interventi di supporto. “In momenti di emergenza come questo, non ci sono competenze e burocrazie che possano ostacolare l’azione solidale fra le istituzioni e fra i cittadini – continua il Professore, che ha disposto le bandiere a mezz’asta per oggi e domani – Ovviamente ci auguriamo, anzi siamo certi, che analogo supporto e spirito di collaborazione verranno dai Governi nazionale e regionale con tutte le loro strutture, già arrivate e coinvolte nel fronteggiare la situazione”.
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04 Novembre 2018, 19:44