Cronaca

Maltempo, conta dei danni in Sicilia: riaperto l’aeroporto di Palermo

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20 Ottobre 2024, 08:21

7 min di lettura

PALERMO – L’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo torna operativo. I tecnici hanno ripristinato la corrente elettrica e per i primi due voli in partenza della giornata, diretti a Pisa e Verona, si sono svolte regolarmente le procedure di imbarco.

Ieri, sabato 19 ottobre, il maltempo che si è abbattuto sulla Sicilia aveva causato allagamenti all’aerea bagagli del terminal del Falcone-Borsellino. Alcuni voli sono stati dirottati in altri scali siciliani e Lamezia Terme. A Punta Raisi si sono registrati gravi problemi elettrici che non consentivano di mantenere una operatività dello scalo in sicurezza per personale e passeggeri. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici lo scalo è tornato operativo.

Schifani: “Bus Ast da Birgi per Palermo”

A seguito della chiusura, ieri sera, dell’aeroporto di Palermo a causa del maltempo, che ha reso necessario lo spostamento di alcuni voli allo scalo di Trapani, la Regione è intervenuta prontamente per assicurare il supporto ai viaggiatori coinvolti dai dirottamenti.

“Appena il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – mi ha segnalato le difficoltà a gestire il trasferimento dei passeggeri da Trapani a Palermo, pur non essendo una nostra competenza ma delle compagnie aeree, tramite l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò abbiamo subito attivato le procedure per coordinare le operazioni di supporto ai viaggiatori. Grazie all’intervento tempestivo sull’Azienda siciliana trasporti, sono stati messi a disposizione dieci pullman che hanno fatto la spola tra i due scali”.

Il servizio è andato avanti senza difficoltà, grazie al continuo afflusso di bus, fino alle due di notte, assicurando il trasferimento dei passeggeri all’aeroporto “Falcone-Borsellino” o in alternativa direttamente a piazza Politeama. Il presidente Schifani esprime “un sentito ringraziamento ad Airgest per la gestione dell’emergenza e all’Ast per l’efficienza dimostrata nel fornire un servizio essenziale in una situazione imprevista”.

Per quanto riguarda l’aeroporto di Palermo, dove la situazione è ormai tornata alla normalità, il presidente della Regione evidenzia “la necessità di fare piena luce sui problemi che hanno portato alla chiusura dello scalo, per evitare il ripetersi di simili disagi”.

Schifani auspica, inoltre, “un rapido ripristino della governance amministrativa, con la nomina dell’amministratore delegato, e di quella tecnica, con l’individuazione del nuovo direttore generale”. La Regione Siciliana continuerà a monitorare attentamente la situazione per garantire la piena efficienza dei servizi aeroportuali e la sicurezza dei viaggiatori.

Lunedì una giunta straordinaria

La grande ondata di maltempo ha fatto registrare diversi disagi e danni che sono tuti da quantificare. Il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato per lunedì una giunta straordinaria del governo siciliano che servirà per fare il punto sui danni nell’Isola e individuare il piano di interventi da effettuare.

Il maltempo si sposta sulla Calabria e le coste dello Jonio

Critica la situazione soprattutto nella parte orientale dell’Isola. A Catania ieri sono state ore di panico con strade trasformate in fiumi, incidenti, disagi e danni alle attività commerciali. Oggi il quadro meteorologico in Sicilia si presenta in miglioramento. L’ondata di maltempo si sta portando sulla Calabria e in altre regioni italiane.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento nazionale della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che estende il precedente.

L’avviso prevede dalle prime ore di oggi, domenica 20 ottobre, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, in particolare sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di oggi allerta arancione su Calabria meridionale e ionica, su buona parte dell’Emilia-Romagna, su ampi settori di Veneto e Basilicata e sui settori sud orientali della Lombardia. Allerta gialla su Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e su settori di Marche, Calabria, Basilicata, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e provincia autonoma di Bolzano.

Circolazione ferroviaria sospesa tra Caltanissetta e Dittaino

Intanto, la circolazione ferroviaria rimane sospesa da ieri tra Caltanissetta Xirbi e Dittaino per le condizioni meteo critiche. La riattivazione è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per domani, lunedì 28 ottobre. Prosegue l’intervento dei tecnici. I treni Regionali possono subire limitazioni di percorso e cancellazioni. Sono attive corse con bus, si apprende dal sito di Trenitalia.

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A Licata si spala fango dopo l’esondazione del Salso

A Licata, nell’Agrigentino, dove oggi è tornato il sole, si continua a spalare fango e si andrà avanti così almeno per un paio di giorni dopo che ieri il fiume Salso è esondato in più punti. La foce, nel momento della piena, è arrivata a circa 8 metri d’altezza e oggi si è abbassata a 2 metri, rientrando nel letto.

La criticità maggiore è quella del mercato ortofrutticolo di via Giarretta che è completamente allagato. Sono in azione due mezzi meccanici e quattro idrovore che aspirano acqua e fango. Oltre agli uomini della Protezione civile, ai dipendenti comunali e a tanti volontari, sono al lavoro anche i proprietari dei magazzini dell’ortofrutticolo.

Accanto a loro anche il sindaco della città, Angelo Balsamo. Protezione civile, operai, volontari e cittadini, avvalendosi dei mezzi di spurgo, per tutta la notte e fino alle 6, hanno lavorato su corso Serrovia, la strada che unisce la zona del mare al resto della città. Una via, altamente trafficata, dove sorgono case e tante attività commerciali.

Le stesse squadre si sono spostate in corso Umberto II e in via Giarretta. Le pale meccaniche stanno rimuovendo il grosso del fango, poi verrà gettata sabbia per far consolidare il fango che rimane e si procederà al lavaggio delle strade. I cittadini, in grande difficoltà, sono consapevoli del fatto che ci vorranno giorni prima di riuscire a tornare alla normalità.

Il sindaco di Licata: “Agricoltura morta”

“Stiamo lavorando in mezzo al fango, il mercato ortofrutticolo di via Giarretta e la vicina stazione ferroviaria sono sott’acqua e pieni di rifiuti. Ci sono tanti mezzi, tanti volontari e tutti i dipendenti comunali. Speriamo di riuscire a liberare il mercato ortofrutticolo entro le prossime ore, gli imprenditori sono tutti disperati”. dice il sindaco.

“Al mercato ortofrutticolo non si può interrompere il ciclo produttivo perché sarebbe l’ennesima, devastante, mazzata. La situazione è già drammatica. Le aziende agricole sono state completamente distrutte. Non hanno perso soltanto il prodotto – spiega il sindaco di Licata – , ossia peperoni, melanzane, zucchine che, dopo 3 mesi di lavoro, erano pronti per la raccolta. Ma hanno perso anche le serre, i tunnel e tutti gli impianti”.

Le coltivazioni di Licata sono intensive, si procede con acqua nebulizzata e ogni azienda è dotata di impianti all’avanguardia. “La piena del fiume ha portato via i motori, gli impianti stessi. Se non verrà sostenuta adeguatamente – incalza Balsamo – l’agricoltura di Licata potrà considerarsi morta, finita. Serve un intervento immediato perché altrimenti perderemo economia e centinaia di posti di lavoro, indotto compreso”.

La Piana di Licata, abitualmente fertilissima, ieri è diventata un lago, con le colture e le serre completamente ricoperte di acqua. E in città ora è corsa contro il tempo per riaprire le scuole.

Ripristinata la viabilità a Bompietro

La pioggia di ieri ha bloccato il traffico a Bompietro, in provincia di Palermo. Detriti e fango hanno bloccato la strada statale 290. Sono stati impegnati i mezzi della protezione civile comunale e i vigili del fuoco che hanno lavorato ancora questa mattina per riportate la situazione alla normalità.

Chiuso il poliambulatorio di Palma di Montechiaro

Resterà chiuso, a partire da domani, il poliambulatorio di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, che, nella notte fra venerdì e sabato, a causa del nubifragio che ha colpito anche la città, si è allagato. La struttura rimarrà temporaneamente sbarrata per consentire i necessari interventi tecnici.

“Tutti i servizi verranno ugualmente garantiti, senza soluzione di continuità, negli analoghi uffici del distretto sanitario di base di Licata all’interno dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso”, rende noto il sindaco Stefano Castellino.

“Tutti gli utenti già prenotati verranno contattati telefonicamente per una riprogrammazione degli appuntamenti”. Traslocano, al consultorio familiare di via Maccacaro, invece, i servizi di guardia medica, Ppi adulti e Ppi pediatrico.

Il poliambulatorio di Palma di Montechiaro risale agli anni Novanta ed ha bisogno di un intervento di manutenzione che verrà effettuato grazie al finanziamento di 2 milioni di euro per le “Case di comunità” ottenuto dall’ex presidente della Regione Nello Musumeci.

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20 Ottobre 2024, 08:21

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