CATANIA – Pioggia di incandidabilità sul Comune di Maniace, uno stop valido non per uno, ma addirittura per due turni elettorali. Antonino Cantali (sindaco), Luigi Marino Gammazza, Rodolfo arcodia Pignarello, Costantino Musarra Amato, Salvatore Pinzone Vecchio (più volte primo cittadino) sono stati dichiarati incandidabili dalla prima sezione civile del tribunale di Catania, presieduta da Massimo Escher, con giudici Maria Acagnino e Cristina Delfa.
Gli stessi amministratori sono condannati inoltre al rimborso delle spese processuali a favore del ministero dell’Interno per la cifra, in solido, di 7.500 euro. La decisione arriva a seguito dello scioglimento del Comune avvenuto nel maggio del 2020, sulla scorta della relazione a firma del Prefetto di Catania che metteva “in luce gli elementi di raccordo tra la criminalità organizzata e l’agire illegittimo di alcuni funzionari del Comune”.
Rientro in campo, invece, per Tiziano Rizzo, Giuliana Coci, Alessandro Pinzone Vecchio, Lucia Lupica Rinato, Francesco Sanfilippo Frittola, Sebastiano Galati, Francesco Conti Taguali, Mara Tilenni Dianni, Maria Chiara Triscari, Giovanni Bontempo e Erika Parasiliti Rantone.